IL SEGNO DEGLI ULTIMI GIORNI

Subire un furto può essere un'esperienza molto traumatica, purtroppo sono sempre più numerosi quelli che subiscono una esperienza del genere. Tuttavia c'è un tipo di furto che provoca conseguenze molto più gravi e di qualsiasi altra ruberia. Di che genere di furto si tratta e chi se ne rende colpevole?

I ladri di cui parliamo sono i falsi profeti a proposito dei quali Gesù disse: "Verranno molti falsi profeti e inganneranno molta gente" (Mt 24,11). Che cosa rubano questi falsi profeti, in che senso essi sono ladri? precisiamo, innanzitutto, che il furto di cui parliamo ha a che fare con il profetizzare: ci riferiamo al profetizzare non nel senso di predire il futuro, bensì nel senso di annunciare in modo chiaro e comprensibile il consiglio e la volontà di Dio (Cfr. Dizionario dei Concetti Biblici del Nuovo Testamento, Bologna 1976, pp. 1441-1449). E' proprio in relazione a questo significato di profezia (proclamazione della volontà di Dio su una questione), che molti vengono derubati dai falsi profeti.

La storia biblica è piena di moniti contro falsi profeti che rubavano la forza e l'efficacia delle "parole di Dio" incoraggiando il popolo a credere a menzogne invece che all'autentico avvertimento proveniente da Dio, perciò fu detto a Geremia di scrivere: "Io mi metto contro i profeti che si rubano l'un l'altro le parole e le annunziano come mie. Mi metto contro questi profeti che parlano, parlano e pretendono di rispondere alla gente a mio nome, - dice il Signore" (23,30-31).

Anche oggi ci sono falsi profeti che affermano categoricamente di rappresentare il Dio della Bibbia, ma anch'essi rubano le parole di Dio proclamando idee che distolgono la gente dalla "Parola di Dio". Come può accadere ciò? Rispondiamo riferendoci all'evento centrale del ministero di Gesù: la proclamazione del "vangelo del Regno". La Chiesa cristiana si formò e crebbe nel ricordo di un preciso "messaggio di salvezza" ( o buona notizia): la morte vicaria di Cristo e la sua gloriosa risurrezione (1° Corinzi 15,1-4). Eppure ci sono alcuni moderni falsi profeti che hanno "scoperto" una nuova "buona notizia". Per esempio, La Torre di Guardia del 15/09/1981, p.17, afferma che la proclamazione del "vangelo del Regno" della Cristianità è "ben diversa" da quella geovista, quest'ultima consiste nella predicazione che "il regno di Dio [fu] stabilito con l'intronizzazione di suo Figlio Gesù Cristo allo scadere dei Tempi dei Gentili nel 1914". Il Geovismo insegna ai suoi greggi: 1) che le condizioni sempre più gravi, che causano tanta sofferenza sulla terra, erano profetizzate nella Bibbia e sono segno che è prossima la venuta del Regno nell'arco della nostra generazione; 2) che oggi lo Spirito santo "svolge un ruolo essenziale" nell'opera di evangelizzazione geovista e lo stesso Spirito permette al Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova di "capire la Parola ispirata" e di spiegarla ad altri (Cfr. La Torre di Guardia 1/2/92, pp. 17-18). Ecco cosa significa derubare la gente della Parola di Dio ( Galati 1,6-9).

La storia ha registrato un triste, interminabile elenco di profezie sulla "fine del mondo: ogni profezia un fallimento! Né è il caso di dilungarci sui profeti di sventura dei nostri giorni, il cui messaggio, amplificato dai mezzi di comunicazione di massa, eccita ancor più spasmodiche aspettative escatologiche. il "furto" di questi falsi profeti è fin troppo evidente: essi rubano la forza e l'efficacia di ciò che la Bibbia effettivamente dice. In ogni generazione, un grandissimo numero di credenti si lascia trasportare dalla presunzione che a loro tocchi vivere il momento privilegiato della storia, il giorno unico della "fine del mondo". Forse proprio l'ignoranza e l'estraneità al passato ci rendono così improvvidi e così ansiosi di leggere negli avvenimenti del presente un'improbabile unicità. Una picconata all'escatologismo dei falsi profeti geovisti (ma non solo al loro) è stata data con la pubblicazione del libro di C.O.Jonsson - W.Herbst, Il segno degli ultimi giorni, ed. Dehoniane Roma 1992. Si tratta di un libro che, con rigore scientifico consente di scoprire come i dati biblici vengono manipolati e forzati dagli odierni falsi profeti che si ostinano ad affermare che il nostro secolo sia quello che riceverà il sigillo della fine. La lettura di questo libro aiuterà a comprendere quanto profondamente siamo "estranei al passato" e, conseguentemente, quanto siamo incompetenti a giudicare il presente: le risposte della Storia, raccolte dai due Autori, saanno senz'altro una sorpresa per molti, ma esse sono sempre rigorosamente documentate. Quindi, occhio ai falsi profeti e ...buona lettura