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                                                       Ricordi di Romagna

Le idee democratico-repubblicane nella nostra riviera hanno sempre trovato pochi spazi: benchè Mazzini sia nato genovese il suo pensiero non si è radicato nella terra dei suoi avi (il padre era di Chiavari).

Cattolici e socialisti hanno monopolizzato, ormai da oltre un secolo, non solo la rappresentanza politica progressista, ma gli stessi punti di aggregazione sociale, i circoli, i luoghi di ritrovo. La mancanza di quel senso civico che spesso rimproveriamo ai giovani, la sterilità del nostro tessuto culturale è anche ascrivibile a questo: perchè quando non si ama la società in cui si vive, ma si aspira alla palingenesi sociale o ad un altro mondo, non si fa nulla per migliorarsi.

Ma la riviera non è tutta l’Italia, altrove la lezione del Genovese è stata appresa e tramandata.

Come in Romagna. Oggi la Romagna è di moda. Da qualche anno un movimento autonomista si batte per la costituzione di una Regione staccata dall’Emilia e lo scorso anno un giovane studioso forlivese, Roberto Balzani, ha pubblicato un libro (La Romagna) dove contesta l’esistenza di una specificità romagnola.

Anche Sauro Mattarelli è di Ravenna: dove insegna e dirige il periodico trimestrale Pensiero Mazziniano. Autore di saggi sulla tradizione repubblicana, questa volta si è cimentato con la letteratura. L’agile libro è soprattutto una raccolta di flash che partono da una ormai lontana infanzia e arrivano ai nostri giorni, attraverso ricordi personali e drammi collettivi. A fare da sfondo è sempre una regione e gli uomini che la abitano. Uomini per i quali la virtù civile è l’unica religione, uomini che hanno vissuto la politica come educazione. Uomini il cui sfregio peggiore è essere chiamati voltagabbana.

Ora molte di quelle asperità si sono raddolcite, eppure è rimasto un tessuto profondo che si sente nella rete delle cooperative, nelle case editrici, nei circoli. Un senso civico che è rimasto.

Forse il successo economico della regione, e la Romagna in questi anni di progresso ne ha fatto veramente tanto, basta leggere le pagine iniziali del libro, è anche il risultato di questo senso civico, della virtù civile.

Di certo, ha formato cittadini amanti del proprio paese, che operano per migliorarlo.

Agostino Pendola
 

Sauro Mattarelli, La gatta rossa, Pietro Chegai Editore, Firenze, 2002, pag 63, Euro 10,33.

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