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Cosa vuol dire essere "repubblicano"?


"Le Monde " ha recentemente pubblicato un appello degli intellettuali francesi che costituisce un chiaro segno di quel bisogno di repubblicanesimo che emerge dai numerosi ambienti culturali internazionali. Secondo gli intellettuali francesi firmatari del manifesto i contenuti di questa ricerca dei valori repubblicani consistono innanzitutto nel valorizzare il principio di governo della legge nell’ ambito dell’ azione politica. In particolare sono tre i significati principali di questa affermazione:

Ne consegue che, innanzitutto, ritrovare il repubblicanesimo significa riaffermare il senso di responsabilità: Per i francesi firmatari del documento, inoltre, repubblicanesimo significa difendere e rispettare la patrie, intesa come "idea egualitaria e liberatrice della nazione sovrana"; un tema che la sinistra ha lasciato appannaggio della "estrema destra fascistizzante". Gli intellettuali transalpini, in particolare, ammoniscono che se la Repubblica non ritroverà i suoi principi repubblicani verrà soffocata dalla demagogia del fronte nazionale e all’ ordine civile verrà sostituita l’ ordine della forza.

Ritengo che l’ appello venga seriamente meditato nel nostro Paese, dato che se in Francia il problema dell’ arroganza delle corporazioni e degli individui, che spesso si sostituiscono alle leggi, è grave, da noi risulta incancrenito e non a torto alcuni lo ritengono la causa principale dei mali italiani. Far pagare le tasse a tutti i cittadini, secondo equità, da noi è un miraggio; processare con giustizia i criminali è un fatto fuori dal comune; ottenere ragionevole e rapida giustizia da un tribunale è un miracolo, tant’ è vero che ai tribunali si avvicinano ormai più volentieri i gaglioffi che i probi. Degno della massima considerazione è, infine, non colui che rispetta le regole del vivere civile ma chi le sa evitare…(……..)

L’ abc del repubblicanesimo, soprattutto del repubblicanesimo italiano, passa da queste idee, che sono anche idee appartenenti alla tradizione liberale, il che è ovvio dato che il liberalismo è in larga misura figlio del repubblicanesimo, anche se ha dimenticato alcuni insegnamenti importanti.

Maurizio Viroli

(Questo scritto è stato tratto da un articolo apparso sul n. 4 del 1998 del Pensiero Mazziniano)
 
 
Esiste un’antica utopia della libertà – nata nel nostro Paese con Machiavelli e le libere repubbliche – che può superare i limiti tanto del socialismo quanto del liberismo. Per avviare il repubblicanesimo non bastano però le leggi e la minaccia di sanzioni, occorre creare una coscienza civica diffusa. Quella stessa coscienza a cui questo piccolo libro – scritto senza alcuna finalità partitica – intende contribuire. (pagg.125, lire 20.000)

Maurizio Viroli (Forlì, 1952) vive e lavora tra l’ Italia e gli Stati Uniti, dove insegna Teoria Politica a Princeton.