"stratificazione" ecco una parola chiave con cui studiare le metropoli contemporanee; una parola che ne sottointende molte altre, appunto "livelli" -o layers-, connessioni, passaggi, emergenze. In una delle sue lezioni la prof.essa M.Memo ci ha illustrato immagini di Tokyo, Osaka, ed altre metropoli asiatiche descrivendoci man mano i vari livelli della città e come questi riescano a funzionare. Ogni livello è connesso all'altro attraverso passaggi verticali o percorsi accuratamente attrezzati, l'importanza dello spazio in alto e dello spazio in basso progettati in modo tale da poter essere vissuti entrambi al meglio , un'attenzione paricolare ai flussi, agli attraversamenti, allo spazio pubblico nei confronti di quello privato, alle relazioni; alla continuità di città come spazio vissuto garantito da una continuità di servizi. La "moltiplicazione della quota zero" è comune progettazione urbanistica in città come queste. La professoressa paragonava poi la gestione dei livelli in queste città con la fallimentare proposta, a suo avviso, di abbattere la tangenziale a Roma che rappresenta invece una grande opportunità di riqualificazione dei quartieri che giacciono "al di sotto" ed "al di sopra" della stessa. E arriviamo a Roma che in effetti è simbolo di una stratificazione casuale, non progettuale, ma storica...molte epoche, molti popoli, molto è stato costruito sul precedente, inglobandolo, nascondendolo del tutto o diventando un'organismo unico. Roma è una città singolare dove lo scorrere del tempo può essere toccato con mano, dove l'accatastamento è visibile in ogni angolo, dove i livelli non sono più riconoscibili eppure permane la loro presenza; i suoi flussi maggiori sono quelli della storia che scorre, di gente che va e viene. Una città in cui proprio per questi motivi non si dovrebbe aver paura a costruire con un'estetica contemporanea poiché sarebbe come privarla di un pezzo di storia che non potrà raccontare in futuro come invece ha sempre fatto.
"ESP", Michelangelo La Neve, Universo Pubblicità s.r.l. ; n° 11 Roma, La Neve-Caracuzzo, ott.1996