Giovanni Siotto Pintor, nel 1800, era uno dei protagonisti della storia del regno di Sardegna. Era nato da una famiglia di avvocati e notai ed era un intellettuale con tante lauree. Nacque a Cagliari nel 1805 e morì a Torino nel 1885. Una delle sue passioni erano le Lettere, infatti, compose molte poesie, alcune in Sardo, poi pubblicò dei libri sulla storia della Sardegna e altri su diversi argomenti. In un libro intitolato "Storia Civile Dei Popoli Sardi", scrisse che la "perfetta fusione" fu una pazzia collettiva. Diventò talmente famoso che fu eletto in cinque collegi contemporaneamente. A Torino, in una riunione del Parlamento, si presentò con un vestito alla sarda e due cerchi d'oro alle orecchie. Mentre entrava nel locale, il guardiano non trattenne la risata ma Giovanni lo fulminò con lo sguardo e gli diede due ceffoni, spiccando un piccolo salto per arrivare al viso, perché era basso di statura. Questo gesto dimostrò quanto era sicuro di se. Infatti, in ogni occasione dimostrava di essere all'altezza dell'argomento. Era religioso ma attaccò il Clero per le troppe tasse, litigò anche con un ministro perciò non si presentò più in Senato. |
Testo elaborato dai bambini delle quinte A e B di via Cagliari