Il banditismo


Il fenomeno del banditismo (o Brigantaggio) sardo risale almeno al 1600 ed ebbe varie cause.
Alla fine del 1800 ci fu chi, addirittura, pensava che i meridionali fossero predisposti geneticamente al crimine.
Oggi, invece, tutti concordano nel ritenere che le spiegazioni a questo fenomeno vadano ricercate nella situazione del popolo sardo, e cioè nella povertà, disoccupazione, arretratezza culturale ed emarginazione.
Tra il 1894 ed il 1899 ci furono parecchi assalti di banditi anche perché il governo era impegnato in varie imprese, tra cui quelle coloniali, e non riuscì a risollevare le condizioni del popolo sardo.
Il malcontento popolare portò così al banditismo e a moti popolari.
Il banditismo, che riguardava soprattutto le zone del nuorese e della Barbagia, fu duramente represso, dal governo sabaudo, con l'esercito anziché cercare di rimuovere le vere cause del problema. Le operazioni militari portarono all'incarcerazione di tantissime persone, come successe la notte di San Bartolomeo nella zona tra Nuoro e Ozieri.
Quella notte furono arrestate un migliaio di persone, in realtà molti arresti non avevano fondamento e tante furono le scarcerazioni. Furono però condannati parecchi accusati; nonostante ciò gli assalti dei banditi non cessarono e le rapine, gli omicidi e i furti di bestiame continuarono.


Testo elaborato dai bambini delle quinte A e B di via Cagliari

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