Partenza:Lerca, nell’entroterra di Cogoleto
Arrivo:Lerca, nell’entroterra di Cogoleto
Percorso: Lerca – Cappelletta di Sant’Anna – Piana – Punta Colletta – Pendici sud e ovest del Bric Camullà – Pas-so Camullà – Bric Camullà 818 m
Dislivello: 600 m
Cartografia Carta escursionistica Multigraphic Foglio 3 Appennino Ligure 1:25.000
Tempi e difficoltà:2 h – Escursionistica
Info LogisticheIn auto, autostrada Genova – Ventimiglia, uscita di Arenzano, poi Lerca. Stagione consigliata: primavera ed estate.
La Liguria, malgrado le scarse risorse del sottosuolo, non è tuttavia povera di minerali, anzi a buon diritto può inserirsi tra le regioni mineralogicamente più interessanti per la grande varietà di cristalli e minerali presenti in un'area relativamente poco estesa.
Il Bric Camullà, meta della nostra gita, è uno dei luoghi più frequentati dagli appassionati di cristalli per la possibilità di rinvenire numerosi esempi di gra-nato, diopsite e vesuvianite. Questa cima fa parte del cosiddetto “Gruppo di Voltri” che ricopre un posto di primo piano nella geologia di tutta Italia in quanto costituisce la congiunzione geologica tra Alpi e Appennini.
Tutta la zona del Beigua e del "Gruppo di Voltri" è formata da rocce di tipo magmatico provenienti dal Mantello, fuoriuscite in seguito alla frattura tra due zolle, che daranno luogo alle Alpi e agli Appennini; questa risalita di materiale magmatico, avvenuta nel Giurassico, termina nel Cretaceo e le due zolle invertono il movimento riavvicinandosi, comprimendo le rocce, sollevandole e modificandole: grazie alle pressioni esercitate dalle zolle le rocce subiscono modificazioni (metamorfosi) e si creano così sotto queste forze i cristalli.
L’itinerario è segnato dal centro di Lerca (segnavia FIE “bollo pieno rosso”), ma si può proseguire lungo una stradicciola sin poco oltre la cappelletta di Sant’Anna, risparmiando circa un chilometro. Il percorso si svolge in buona parte su una mulattiera un tempo ottima, ma ancora percorribile senza pro-blemi. Dopo un breve tratto ripido si lascia a destra il sentiero che si adden-tra nel vallone del rio Lerca (segnavia FIE “= rosso”) e si risale l’ampio ver-sante con radi pini marittimi, costeggiando un triplice traliccio dell’alta tensione. Giunti in prossimità del Bric Camullà il terreno si fa roccioso, ed il panorama si allarga: l’arco ligure è ben visibile dalle Apuane a Capo Noli. Poco prima del passo Camullà, ad una deviazione segnata lasciamo la mulattiera che prosegue per il Monte Rama e saliamo lungo una ripida traccia verso est che rapidamente ci porta in vetta (nella foto). Il ritorno avviene lungo l’itinerario di salita. Complessivamente occorrono cir-ca 3 ore, soste escluse.
Il granato, cristallo abbastanza frequente nella zona del Bric Camulà, si for-ma in rocce metamorfiche o magmatiche a causa delle elevate pressioni sopportate e dei processi subiti; sono tra i cristalli più ambiti dai collezionisti per la varietà, il colore e la bellezza dei campioni. Nella zona del “Gruppo di Voltri” non è raro trovare cristalli di dimensioni fino a 2 cm o più di lato; i colori più frequenti sono il rosso scuro (dovuto al ferro e all’alluminio) e il rosso vivo (magnesio e alluminio)