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 Vetta del Monte Antola, d’inverno


Introduzione e tabella riassuntiva


Partenza:Caprile GE, in alta val Trebbia
Arrivo:Caprile GE, in alta val Trebbia
Percorso: Caprile – Pendici del Monte Tre Croci – Fonti Cantioe – Fontana d’Antola – Colletto q. 1483 – Monte Antola 1597 m
Dislivello: 600 m
Cartografia Carta FIE-EdM 1:25.000
Tempi e difficoltà:2.30 h – Escursionistica
Info LogisticheIn auto: Genova – passo della Scoffera – Torriglia – Caprile.

Il Monte Antola, 1597 m, è una delle vette più belle e frequentate dell’Appennino ligure, spesso definita come la montagna dei Genovesi. Fin dall’antichità ha costituito un importantissimo crocevia degli itinerari mercan-tili che univano Genova alla pianura Padana, e in particolare a Piacenza, via Bobbio. Ancora oggi una rete di ottime mulattiere consente di salire facil-mente al monte, nonché di effettuare interessanti traversate. Impagabile il panorama: nelle limpide giornate invernali lo sguardo corre dalle Alpi Apuane all’Appennino ed alle Alpi Liguri, e poi alla maestosa cerchia delle Alpi occidentali e centrali. Non di rado, al mattino, è osservabile la Corsica.

Il percorso:

Lasciata l’auto a Caprile (posteggio in prossimità del ristorante “da Berto”) si attraversa in salita il paese seguendo il segnavia FIE “triangolo pieno giallo”. L’ottima mulattiera sale ripida verso ovest attraversando fasce un tempo col-tivate e costeggiando alcuni ruderi di cascinali, per attraversare poi un vasto pianoro. E’ quindi la volta di un bel bosco di faggi, ove si incontra la “Fontana d’Antola” con la sua ottima acqua. Un breve strappo in una valletta ci porta al colletto a quota 1483 sullo spartiacque tra Trebbia e Borbera, ove si incontra la mulattiera proveniente dalle Case del Romano (segnavia FIE “due bolli gialli”). Si prosegue verso sud ovest e rapidamente si giunge al pianoro sommitale, da cui spicca la vetta del Monte Antola (nella foto). A pochi minuti verso sud si trovano il Rifugio dell’Antola (già rifugio Bensa della sezione Ligure del CAI, oggi chiuso), i ruderi della storica osteria Musante, e la Cappelletta dell’Antola, edificata nel 1907 e recentemente ristrutturata. Il ritorno avviene lungo l’itinerario di salita. Dal colletto a quota 1483, con una deviazione di circa un’ora, si può raggiungere la vetta del Monte Tre Croci.

Considerazioni:

La salita all’Antola è fattibile in tutte le stagioni. Particolarmente affascinante è la stagione invernale, sia per l’ottima visibilità tipica delle belle giornate della stagione fredda, sia per la sensazione di isolamento. Occorre però te-ner ben presente che l’escursione diventa impegnativa per le temperature ri-gide, per la presenza di neve e ghiaccio, per la brevità delle giornate, e so-prattutto perché il tratto di crinale sommitale è completamente esposto al vento, che può soffiare impetuoso e rendere proibitive le condizioni. Con buon innevamento (ultimamente piuttosto raro) questo itinerario è il più remunerativo per la salita all’Antola con gli sci.