Partenza:Vernazza, centro
Arrivo:Manarola, stazione
Percorso: Vernazza (10 m) - Sentiero 2 direzione Corniglia – Bi-vio con sentiero 7 per Passo della Cigoletta (612) – Sentiero 1 direzione Porto Venere - Bivio con sentiero 7/a per Case Pinca - Bivio con sentiero 6/d (375 m) per Volastra (335) - Sentiero 6 per Manarola (20 m)
Dislivello: 600 m
Cartografia Carta SCI-CAI “da La Spezia a Levanto” 1:25.000
Tempi e difficoltà: 4 h – Escursionistica
Info LogisticheIn treno, linea FS Genova - La Spezia.
Nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre, tra antichi borghi ed una natura impervia splendidamente modellata dalla fatica secolare dell'uomo, si snodano itinerari meno conosciuti e frequentati della classica via di crinale o del sentiero di mezzacosta. Lungo la salita iniziale al passo della Cigoletta (612 m), che rappresenta la parte più impegnativa della gita, il paesaggio muta continuamente: si passa dalla ripida falesia a picco sul mare alle fasce coltivate a vite, dai terrazzi abbandonati invasi dalla macchia mediterranea alla pineta segnata, in alcuni punti, dal ripetuto passaggio del fuoco. Arrivati al passo si percorre un breve tratto del sentiero CAI n° 1, che percorre tutto il parco, da Porto Venere a Levanto lungo la linea di crinale. La discesa, molto più graduale della salita, passa per Volastra, antica Vicus oleaster (paese degli ulivi), di probabile origine romana. Tra splendidi scorci su Corniglia, il sentiero delimitato dai muretti a secco, conduce agevolmente a Manarola.
Segnavia: tutti i sentieri sono contrassegnati da segnavia bianco/rosso ri-portante il numero. Dal centro di Vernazza si seguono le indicazioni per il sentiero 2 in direzione di Corniglia, che si percorre fino all'incrocio con il sentiero 7, in corrispon-denza di una piccola postazione militare. Il sentiero 7 sale lungo un ripido crinale, tra fasce abbandonate ed una ricca macchia mediterranea con erica arborea, lecci, mirto e ginestre, fino ad un gruppo di case ristrutturate, pas-sate le quali, si procede lungo il versante settentrionale, caratterizzato da preti e bosco mesofilo, prevalentemente a castagno. Salendo torna ad esse-re preponderante il vigneto e si incontrano alcune vecchie cantine, ai cui muri esterni sono appoggiati i grandi cerchioni delle botti. Poche centinaia di metri dopo si sbocca su una strada sterrata, che si attraversa per proseguire lungo il sentiero, in alcuni punti molto stretto, che passa tra prati e orti, fino al piccolo borgo contadino di San Bernardino, dal quale si gode una splendida panoramica su Corniglia. Il sentiero prosegue attraverso un castagneto per poi tornare lungo il crinale. Si attraversa la strada asfaltata in più punti, fino a giungere ad una strada sterrata che si percorre per un tratto in mezzo ad una pineta di pino marittimo. Seguendo il segnavia, si abbandona la sterrata sulla destra per giungere in breve al passo della Cigoletta. Giunti al passo si segue il sentiero 1 sulla destra, in direzione di Porto Venere. Dopo un breve tratto attraverso la vegetazione di macchia successiva a ripetuti incendi si giunge ad un prato, da cui, sulla destra, si diparte il sentiero 7/a per Case Pinca e Corniglia. Fino a Case Pinca la discesa, piuttosto agevole, passa attraverso una fresca e ombrosa lecceta. Passato Case Pinca il sentiero scende piuttosto ripido, fino ad incontrare, a ca. 375 m di quota il bivio per Prociano e Volastra (sentiero 6/d). Questo è uno dei tratti più belli delle Cinque Terre, simbolo della secolare gestione di un territorio difficile, nel rispetto della natura. Senza particolari variazioni di quota, il sentiero si snoda tra i vigneti, passando per l'antica frazione di Prociano, con splendidi scorci su Manarola e, indietro su Corniglia e Punta Mesco. La fatica dei contadini di un tempo è oggi alleviata da moderne, quanto vertiginose cremagliere. Giunti a Volastra merita una visita il santuario di Nostra Signora della Salute, attribuito al X secolo. Da Volastra si scende a Manarola (nella foto) lungo il sentiero 6. Dalle fasce coltivate si passa rapidamente al mare, in un arcobaleno di colori dal profumo tipicamente mediterraneo.
A due passi da casa, comodamente raggiungibile in treno, troviamo uno dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità (come dichiarato dall'UNESCO), meta di tu-risti provenienti da tutto il mondo. Le Cinque Terre meritano una visita in qualunque stagione. Tuttavia, per la ripidezza del tratto iniziale, si sconsiglia di effettuare la salita al passo della Cigoletta nelle ore più calde dei mesi estivi.