ARTECOLOGY: SERVIZI CULTURALI PER LA NATURALEZZA |
Favola "Darwiniana" sul tema: "Come
vendere patate a un olandese a £ 20.000.000/Kg"
Di Giuseppe Altieri
C'era
una volta… ……..milioni di anni fa…
un bel posto nelle Ande
Cilene, un posto particolare, dove sarebbero potute crescere benissimo le
Patate.
Queste piante, che ancora non
esistevano sulla terra a quei tempi remoti, erano tuttavia nella mente di un dio
particolarmente fantasioso (...qualcuno tramanda che fosse una dea): il suo nome
è Darwin.
E tanto che fece, tanto che
fu, a forza di mutazioni e selezioni, un bel giorno non fu proprio lì, che da
un atto d'accoppiamento un po’ casuale, spuntò la prima "Patatina"
della Terra?
Ma guarda un po’!!, verrebbe
da pensare....la Natura è proprio perfetta.
Immaginatevi che lì le patate
si trovarono cosi bene che cominciarono a fornicare e prolificare come matte,
scalando le montagne e scendendo giù per le valli.
E dopo centinaia e migliaia di
secoli, in mezzo alla cordigliera cilena , gli uomini, …arrivati
molto più tardi, grazie al lavoro della stessa Diodea (Darwin), che
ovviamente ci ha messo molto più tempo per "selezionarli" e
"plasmarli" nella sua fucina delle meraviglie, data l'enorme
complessità degli Esseri in questione....trovarono centinaia di tipi di patate
diverse, nei colori, nei sapori, nelle forme, alcune proprio bizzarre, nello
spessore della buccia, nel valore nutritivo, nella resistenza alle malattie e
agli insetti, nell'adattamento alle altitudini,… patate da 100 mt. fino a 4000
mt. d'altezza, uno spettacolo incredibile !! ....eppur vero.
Non credevano ai propri occhi
gli esseri umani di quei tempi, con la fame che c'era !!, tutte quelle belle
piante che si potevano portare ovunque....
Infatti, dopo molto tempo le
patate arrivarono veramente in tutto il mondo, per sfamare i tedeschi, gli
Irlandesi, gli italiani..... a cominciare dagli Spagnoli.
...a proposito però, nessuno
aveva pensato a un problemino: le patate emigranti in Europa avrebbero potuto
ammalarsi di qualche malattia che magari non colpiva quelle indigene nelle Ande.
E mo’ ci vuole, come dicono
a Napoli, non va a finire che proprio in Irlanda, alla metà del 19° secolo
dopo il povero Cristo, non ti scoppia l'epidemia della "Peronospora" ?
Questa "Diavola", è
in realtà un fungo, una muffa mostruosa e distruttiva che ha sterminato
praticamente tutte le riserve alimentari del tempo. I campi di patate sembravano
carbonizzati e bruciati, come le foreste Vietnamite dopo il passaggio degli
Americani con l’Agente Orange (dopo 30 anni ancora non ci cresce un pelo
d'erba, in Vietnam, ndr).........una carestia spaventosa !!
Muoiono perciò oltre 5
milioni di irlandesi e tanti altri sono costretti ad emigrare in America, (e
pare che la colpa dell'esistenza degli Stati Uniti, sia in realtà proprio delle
patate).
Ma a un commerciante olandese
spunta un'idea geniale.....
.... va nelle Ande.... trova i
"patatoni" immuni alla Peronospora, le incrocia con quelle deboline e
sciancate delle Irlandesi, ed ecco che ti scappano fuori le superpatate olandesi
"resistenti a tutto", che in breve tempo si diffondono in tutto il
mondo.
E se succede qualcosa,... una
nuova malattia, ....un virus strano,... basta tornare lì, nel territorio
d'origine, andare al mercatino di quei poveri fessi degli Indios cileni e
comperare a pochi cents qualche chilo di patate, e lavorandoci un po’ su, il
gioco è fatto!, ecco a voi una nuova "Superpatata".
...l'uovo di Colombo, direbbe
qualcuno.........Cristoforo Colombo?
Nacquero cosi quelle che dopo
un secolo vennero chiamate le "Multinazionali dei Semi", che non fanno
altro che fottersi la biodiversità di tutto il mondo, appropriandosi del lavoro
che Darwin, il dio, in milioni di anni, e i suoi figli Indios Campesinos (che in
italiano si traduce "contadini indigeni"), da almeno 20 secoli, hanno
portato avanti con virtù, genio, e feste pagane in cui si scambiavano semi e
patate tra le genti, ...qualche volta anche tirandosele in testa, in conflitti
tra parenti e vicini, e in tradimenti d'amore.
E non fu così solo per le
Patate del CIle, ma anche ad esempio per il Mais nel Nicaragua, li dove la
natura lo "creò" (e l’uomo forse lo distrusse), così come il grano
che nacque in Etiopia, e chi più ne ha più ne tolga ai poveracci.....
oggi tutti vittime di un
saccheggio continuo, spesso protetto dai brevetti dei "Biopirati" che
si scannano tra loro con le manipolazioni transgeniche, incrociando Patate con
Pidocchi, Mais con Bufale, mozzarelle con pesci, fragole con panna, una babele
incredibile dove non c'è neanche più una torre per guardare un po’ le cose
dall'alto........
.. mucche pazze che abbaiano
(vorrei vedere voi, se vi fanno mangiare la farina di carne di vostra madre, se
non diventate pazzi….) cervelli spongiformi, pieni di prioni e aflatossine,
che scorreggiano idee puzzolenti e cancerogene; il Mais è Trans, la Soia è
Lesbica?...non se ne può più !
Torniamo nelle Ande: lì, all'alba del 2000....
Un campesino piuttosto
anziano, parlando ai suoi nipoti davanti al fuoco, disse: " Cari miei, qui
ci fottono tre volte, prima ci hanno fregato pure le mutande, poi ci hanno
chiesto indietro i soldi che ci avevano precedentemente rubato, ora ci vogliono
far mangiare tutti da Mc Donald, vietandoci di coltivare e strafogare quel
cacchio e cavolo che ci piace" .
.....e fu cosi, che un gruppo
di indios di un'intera "Valle delle Patate", decise di mettersi
d'accordo passando all’azione. Scelsero le migliori patate della zona,
chiamarono degli amici professori, tra i loro figli che 20 anni prima avevano
mandato a studiare in California, e tutti insieme si misero a classificare,
incrociare e scegliere le patate sempre più belle e diverse, l'unica loro
risorsa di sopravvivenza.
E quando un giorno arrivò il
nipote del commerciante olandese, padrone della più grande ditta del mondo di
semi di patate, sorpreso vide che nel mercatino nessuno gli vendeva le patata
che lui abbisognava, alla ricerca disperata di qualche varietà che fosse in
grado di salvarsi dal nuovo virus micidiale che aveva invaso le Monoculture di
tutto il mondo. Gli dissero di rivolgersi al centro per la "Salvaguardia
della Agricultura e Biodiversità autoctona", lì dove c'erano le patate
che gli servivano, costavano pochissimo.....
......appena 1000 $ l'una,
prendere o lasciare, cosa vuoi che sia, quando si compra qualcosa che puoi
riprodurre e che ti salverà dal virus e dal fallimento?
...."un prezzo
equo", pensò il commerciante olandese, affare fatto !!…..
per il credito del 3 °mondo:
ovvero come vendere a un Olandese patate al prezzo di circa 20 milioni al KG
Impossibile, eppur vero.
Copyrigt: Artecology di Giuseppe Altieri (Perugia,Ottobre 2000)
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