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"MANGIA COME PARLI": I NODI CHIAVE DELLA POLITICA AGROALIMENTARE IMPAZZITA

 di Giuseppe Altieri *

 

1. La politica delle "controanalisi".

Il secondo caso Italiano di mucca pazza, clamorosamente smentito dalle "controanalisi" di Torino, fa sorgere un sospetto. Secondo le affermazioni del Dr. Aguzzi, tra i massimi esperti di bse, al "Raggio Verde"-Rai 2 (atto 1°: San-toro salvaci tu) il test "rapido-prionics" ha una bassa sensibilità ai prioni, confermata dalle ricerche condotte su topi malati di BSE con il cui estratto di cervello venivano infettati altri topi, diluendo man mano la fonte di infezione. Ebbene,  il test  a un certo punto era negativo  e nonostante ciò si sono infettati 10.000 topi: per questo Aguzzi afferma che il test serve solo per statistiche e che in caso di negatività non si può stare sicuri (il tutto cofermato dalla dr.ssa Caramelli, nella stessa trasmissione..."Il test è affidabile solo se Positivo")...Invece in Italia facciamo le controanalisi quando il test è positivo (!): perchè? E, visto che nel 2° caso di mucca pazza ben tre tests "Rapidi" hanno dato esito positivo, per cui di prioni ce ne dovevano essere un bel pò, dal momento che questi tests sono meno sensibili, si possono fare diverse ipotesi:

- La sissy non era contaminata ed è stata tutta una montatura.

-La sissy era contaminata e si stà imbrogliando la gente , con il solito sistema delle "contoanalisi" che garantiscono sempre  produttori e mangimisti, mai i consumatori.

Propongo di indagare all'Ist. Sup. di Sanità, dal famoso Marabelli, tutte le vertenze "risolte" dopo che gli zooprofilattici si sono fatti in quattro per acciuffare le irregolarità, e i produttori di mangimi hanno fatto ricorso alle controanalisi.

-c'è stato uno scambio di campioni di cervello, per cui la sissy era sana......dov'è finita la vacca impazzita? (Bollita , hamburgher,  incenerita e sotterrata.....qualcuno ha fatto la soffiata?),

-c'è realmente una possibilità di errore (ripetuto tre volte) nel sistema di analisi rapido....bisognerebbe risentire il Dr. Aguzzi o chi per lui. E pare proprio che sia andata così.

Autorevoli scienziati intervistati dal TG RAI hanno affermato che in Italia ci dovremo aspettare sui 100-200 casi, ma quando li scopriremo?...dopo le elezioni?...non è che qualcuno imbosca i dati?... e poi come la mettiamo con tutti i casi di animali infetti sub-clinici? Non rimane altro che la via biologica e/o vegetariana.  

2. Raggio Verde - atto 2°: Santoro imbrogliato?

La  seconda trasmissione  di Santoro sempre sul tema ha un pò offuscato purtroppo il raggio verde degli italiani (che vorrei tentare di riaccendere), confondendo mangimi con concimi, riguardo all'uso delle farine animali addirittura in agricoltura biologica (é "naturale" l'uso delle farine di carne e ossa quali "concimi agricoli", tranne sui pascoli dove ovviamente è sufficiente la cacca degli animali, giammai invece come "mangimi", vedasi mio articolo pubblicato su linkamici-www.Alcatraz.it , N°11 ).

Ma veniamo al punto: anche il biologico rischia la mucca pazza?

Una cosa fondamentale è stabilire se il prione si trasmette dalla madre ai figli, attraverso il sangue placentare o con il latte; la cosa purtroppo è probabile per cui teoricamente potrebbe risultare una contaminazione degli allevamenti biologici, anche se in forma limitatissima, laddove sia stato acquistato bestiame (che dovrebbe risultare comunque infetto) da aziende convenzionali o se si riconvertono al biologico allevamenti nutriti precedentemente con farine animali.

Nelle norme sul bioallevamento ciò deve essere vietato, altrimenti non risaneremo mai completamente la zootecnia verso l'unica forma compatibile con la vita: quella biologica.

 3. Le norme della zootecnia biologica ( la questione chiave). Attenzione agli ecofurbi.

Ma le norme  sulla zootecnia biologica sono in via di definizione.

E' tutta lì la battaglia: nel   recepimento della direttiva UE sulla Zootecnia Biologica con Decreto   del Ministero Agricoltura . Bisogna evitare che il biologico venga contaminato per legge.

Potrebbe sembrare una domanda fuori luogo, a questo punto, ma...cosa ci faceva la signora Bonino al Raggio Verde? (2° atto). Ella  ha già  fatto un sacco di guai con il famoso decalogo di (dis)-"informazione" sulla (in)-"sicurezza alimentare" (Finanziato dalla Unione Europea), laddove si sono confusi "alimenti biologici" con "geneticamente modificati", aggiungendo che i prodotti biologici consentono un "uso limitato della chimica" (in realtà è vietato!). L'inchiesta Report-Rai 3 sul biologico, di Milena Gabanelli mostrò il decalogo incriminato, riprodotto in milioni di copie distribuite alle COOP e Autogrill. Nessuno è stato denunciato per disinformazione, in quanto tutte le associazioni di consumatori e addirittura la Legambiente hanno firmato il decalogo stesso (mi chiedo se abbiano preso soldi, in qualità di consulenti...)  ed avrebbero dovuto autodenunciarsi doppiamente con l'aggravante di non essersi comportati secondo il proprio statuto, che prevede la difesa dei consumatori e dell'ambiente, ed avendo altresì collaborato  al "tavolo della disinformazione".( visto che ci siamo faccio un appello a denunciare alla Magistratura i realizzatori del "Decalogo della sicurezza alimentare" per truffa e disinformazione pianificata):avete già la prima firma, la mia.

E  al Raggio Verde,... mentre la  Francescato balbettava, come tutti i signori politici che non  consultano gli esperti, quando si va a finire sui "dettagli tecnici".... (la sostanza è sempre lì dentro! per fortuna i mass media cominciano a "specializzarsi"....ricordate l'uranio "impoverito?...è solo un dettaglio tecnico se poi in mezzo ci capita un pò di Plutonio, che non esiste in natura e si produce solo dentro le centrali atomiche, ndr..., e pardon! in fondo è solo un errore tecnico se invece di usare il termine "scoria radioattiva" o "uranio arricchito" si sono sbagliati, in fondo volevano dire che era destinato ai poveracci impoveriti del mondo che ci sarebbero capitati sotto....),.... la Bonino si era (l'avevano?) ben preparata , con affermazioni tipo..."anche nel biologico si usano farine animali"...dopo un pò qualcuno ha detto... "nei concimi", ma  un pò tutti  hanno confuso "concimi e mangimi",....  e ancora " i mangimi transgenici non fanno male" ...." meglio gli OGM della mucca pazza".... e del biologico? (che deve rimanere per pochi eletti, ndr).....poveri spettatori.

E basta con la demagogia della fame nel mondo, con la soluzione dei pesticidi prima e degli OGM oggi, quando anche il Principe d'Inghilterra sa che con l'agricoltura tradizionale basata sulle consociazioni e sulla biodiversità e l'Agroforestazione si può produrre fino al 300 % in più di quanto si ottiene con le monocolture chimico transgeniche. Chi ha fame vuole solo un pezzo di terra , i propri semi e l'acqua ed essere lasciato in pace dall'Uomo del Monte. Perchè tutti i verdi non si fanno un bel corso di agroecologia , prima di andare in televisione (almeno portatevi qualche esperto , visto che di fronte ve li mettono sempre, quelli delle multinazionali).

Zootecnia biologica. Come stanno le cose in realtà ?

Prima della direttiva europea sulla zootecnia biologica e del recepimento Italiano della stessa con Decreto del ministro Pecoraro (Agosto 2000), la carne  biologica sottostava a regole molto restrittive delle associazioni biologiche o delle Regioni, risultando sicura (salvo truffe, legalmente perseguibili).

Con il Decreto  del Ministro, si è assistito a un tentativo di peggiorare la situazione, autorizzando una parte di alimentazione non biologica per il bestiame "bio" e (credo per una distrazione, perchè altrimenti sarebbe  incredibile), nella direttiva UE come nel decreto ministeriale, inserendo farine e altri prodotti  "di pesce" come "alimenti" (che nessuno ha mai utilizzato nel biologico, almeno sino alla data del decreto ministeriale in questione). E per motivi tecnici, dovuti al periodo di transizione molto breve, attualmente non credo siano in commercio carni con il marchio biologico riferito al decreto suddetto.

Pecore pazze o "Pecoraro impazzito"?

In realtà, essendoci oggi il divieto totale delle farine animali, auspicato a gran voce dal Ministro dell'Agricoltura italiano (grazie però alla mucca pazza), non ci dovrebbero essere più rischi, e la carne biologica, controllata da "Enti di certificazione" appositi, è pertanto esente dalle farine animali e quindi sicura .(.... se l'alimentazione risulta 100% biologica, in quanto il problema non risiede solo nelle farine animali e nella bse).Infatti...

Attualmente il decreto ministeriale è in rielaborazione, ma il testo licenziato dalla Commissione ad hoc è semplicemente scandaloso (come denunciato con lettera al Ministro da una delle componenti della commissione stessa, maria De Dominicis - vedasi allegato) e spero che il Ministro non si faccia "infinocchiare" e lo rimandi al mittente. Vitamine sintetiche?...così si può eliminare il pascolo,...animali a catena ancora per un pò di anni, possibilità di allevamenti senza terra con l'escamotage del 35 % di alimentazione obbligatoria dal "comprensorio" invece che aziendale...latte in polvere, che in percentuale potrebbe essere non biologico, con relativi rischi....10-20 % di alimentazione (sulla sostanza secca, cioè quasi tutti i concentrati, soia e mais) con prodotti non biologici anche se in ogni caso  non geneticamente modificati....ma come si fa a controllare tutte le partite di soia e mais convenzionali (con residui di pesticidi e diserbanti, che si accumulano nelle carni, ndr...), visto che solo quelli biologici sono certificati "OGM-FREE  con tolleranza zero" (anche in USA)? I controlli sono di fatto impossibili e sussiste il rischio perverso di contaminazione del biologico con gli OGM, dal momento che nei prodotti convenzionali c'è una tolleranza per gli ogm, senza necessità di etichettatura. Se a qualche allevatore manca dell'alimento bio, lo può acquistare sul mercato biologico, la cui offerta crescerà  di conseguenza, sbarrando così la strada anche alle colture transgeniche, oppure ci si  può accordare con i vicini e riconvertire i terreni. Cio si chiama "Bioregionalismo", che si contrappone al monopolio globalizzato.

Se si vogliono inserire delle deroghe transitorie per favorire la riconversione, queste vanno evidenziate nei confronti dei consumatori ad esempio con l'etichetta di "Prodotto in conversione", come avviene per la frutta e i prodotti vegetali, assolutamente garantiti, se biologici certificati.

 Difendiamo il Biologico! 

Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi.

Che la coldiretti cerchi di riconvertire la zootecnia al biologico "per decreto!", dopo averla massacrata per 50 anni insieme ai consorzi agrari (lì dove hanno appena scaricato forse  farine animali.....come a Ravenna, Report Rai 3,"Come bio comanda"-nov.2000), lasciando le cose più o meno come stanno,  non c'è da scandalizzarsi...,

...soprattutto oggi che Coldiretti pertecipa insieme all'Aiab e ad altri a un nuovo ente di certificazione biologica (ICEA, ndr) e, visto che le aziende  pagano per farsi certificare,... meglio allargare al massimo le possibilità.....

Nella commissione ministeriale di proposta, oltre alla coldiretti e le altre associazioni, ci sono enti di controllo (chi controlla fa le regole?) e addirittura marchi commerciali del biologico (Ki-group, Alce Nero, Demeter...ci si mettono anche i Biodinamici ad imbrogliare le carte? non è che lo fanno per distinguersi e farsi pagare la % per il marchio del biologico serio?), mentre mancano esperti veri o sono in netta minoranza. 

Chi ci rimetterà saranno gli allevatori seri come "Ovidio" di Civita Castellana e le sue 40 vacche (su Report Rai 3 e "alias-il manifesto" di fine anno), e tutti i biologici che dimensionano l'allevamento alla terra disponibile i quali subiranno la concorrenza sleale dei "bio-integrati".

 Proposta di modifica del sistema di certificazione

Se gli Enti di certificazione biologica sono sul lastrico, e non riescono a garantire i controlli, perchè non si fa come in Danimarca, dove la certificazione la paga lo stato?

Invece di far pagare 50.000 produttori bio ,con aumento dei costi, pagherebbero 50.000.000 di consumatori. Basterebbero 5.000£ all'anno per italiano per avere 250 Miliardi, ovvero 5 volte quello che oggi ricavano gli enti di certificazione salassando le aziende (così, si potrebbe dare lavoro a molti ispettori e avere 5 controlli all'anno invece di 1, com'è oggi.

Non solo mucche pazze

E come noto, non ci sono solo le mucche ma migliaia di pecore e capre  pazze, morte della cosiddetta "scrapie", in italia.....che fine hanno fatto?

Dicono che la scrapie non è contagiosa per l'uomo, (intanto pare sia passata dalle pecore ai bovini,  originando la BSE ...), ma il Dr. Umberto Agrimi dell'Ist. Sup. Sanità afferma che  "attraverso mangimi contaminati  è la BSE che può essete anche passata dalle Vacche alle Pecore e Capre e non essere riconosciuta perchè confusa con la scrapie"...i prioni non fanno biglietti di sola andata. 

Risultano inoltre animali negli zoo colpiti dai prioni, pesci, visoni d'allevamento, gatti, ecc.).

E per chi pensa di salvarsi mangiando maiali, polli, conigli, ecc, non biologici, ricordarsi della diossina , degli antibiotici, e dei vaccini a ripetizione e del bioaccumulo di pesticidi e metalli pesanti e radioattivi nella catena alimentare, ormoni al cromo per i maiali, che quando cuoci la bistecca diventa cancerogeno legandosi alle proteine.(delitto perfetto)

 4. I  presunti colpevoli: "Farine Animali" in mano a degli  "Animali"

ovvero:
-mangimisti e multinazionali delle carni che hanno abbassato i prezzi di
mercato facendoci mangiare letteralmente "La merda", mandando sul lastrico i
migliori allevatori (Il parmigiano reggiano, che non ce la fa più a
reggere la "concorrenza sleale", la chianina e le razze tipiche italiane)
- direttori di ist. sup .di sanità , (es Dr. Marabelli & c.), Ministeri (Dr.
Lo Piparo & c),  regioni, che sono lì da una vita, alla faccia dei politici, che vanno e vengono.

-Baroni universitari (un articolo delle Scienze del 1997-aprile, afferma che gli animali possono mangiare anche la merda!).


5. "Liberare il mercato"

I produttori agricoli e gli allevatori sono solo ostaggi del mercato e della
buracrazia , in mano a mangimisti e commercianti, che non pagano loro i "giusti prezzi per la sicurezza e qualità"...

...e qui viene il bello,  lo sapete per quante lire al chilo ci stiamo ammazzando? E' questo che bisogna dire ai telespettatori!
-£ 1.000/kg (mille) in più agli allevatori per fare tutti carne biologica e per tutti. (chiedete direttamente agli allevatori)
-£ 500/kg  (cinquecento) in più agli agricoltori per avere ortaggi e frutta senza i classici 20 trattamenti con pesticidi. Il ministro tra l'altro, non ha ancora portato all'approvazione del governo la legge sul limite di sommatoria dei residui di pesticidi negli alimenti, (nononstante un REFERENDUM di 10 anni fa)

-£ 200/kg (duecento!!) in più per avere tutti i cereali e il pomodoro da conserva biologici.

Cosa aggiungere...Quale consumatore non pagherebbe questa differenza.

Cosa ci vuole a dire queste cose in televisione, eh? Signor Ministro..."ma ci faccia il pacere", diceva un grande Principe.

 

6. Piani di Sviluppo Rurale (2000-2006) delle Regioni: Un'occasione da non perdere ( ma già mezza persa...)

 Per non  ripiangere sul "Latte versato"...vediamo quello che si può fare.
Invece di spendere soldi solo per i tests rapidi e non sicuri sui prioni e per i soliti contributi a pioggia per rimborsare i danni a chi in fondo se li è provocati, il governo farebbe bene a indurre le regioni a spendere i migliaia di miliardi previsti per i prossimi 6 anni della UE ( più tutti quelli previsti per l'emergenza) per riconvertire l'italia all'agricoltura e zootecnia biologica. Oggi invece i piani approvati da Regioni e Mnistero dell'Agricoltura , prevedono soldi a chi fa finta di ridurre un pò i pesticidi e i concimi chimici con la cosiddetta "Produzione Integrata"(...perfettamente, direi, nel sistema agrochimico farmaceutico i cui fatturati sono in continuo aumento in Italia,...es pesticidi), mentre ad es in Umbria non si prevede finanziamento per il biologico per  i prossimi 3 anni.
Il minisro Pecoraro non può far finta di niente. Non si può aumentare l'agricoltura biologica e le vendite di pesticidi, mangimi, e medicine veterinarie contemporaneamente; faccia come ha dichiarato più volte pubblicamente e commissari le regioni per applicazione non conforme di direttive comunitarie.

Non bisogna dare soldi a pioggia agli allevatori, perchè nessuno la vuole quella carne da loro così prodotta. E' necessario chiudere quelle fabbriche lager di carne morta e finanziare solo chi si riconverte al Biologico (quello vero).

Il Ministro dell'Agricoltura ha una grande responsabilità e può lasciare un bel segno con un Serio Decreto sulla Zootecnia Biologica. Perchè...

...finchè impazzisce la pecora.....  si può anche tollerare, ma se il Pecoraro, che amministra così bene la parola, comincia a "razzolar" male, sbandando dalla retta via..... che non sia il primo sintomo della pazzia?

 

e allora, "Mangia come Parli" (con poca carne e strettamente bio 100%, diffidando degli ecofurbi)

.....e chissà che per una volta non si arrivi in tempo.

 

Ps.

ho appena fatto una chiacchierata con Ovidio, l'allevatore biologico, il quale mi ha fatto riflettere sul fatto che se vietano le bistecche con l'osso anche per il biologico lui sarà, come tutti i piccoli allevatori, costretto a chiudere perchè , di fatto chiuderanno tutti i piccoli mattatoi di zona che non si potranno permettere di acquistare le attrezzature costosissime della "globalizzazione" per togliere la colonna vertebrale dalle carcasse, mentre la carne arriverà dall'Argentina, Francia ecc., con   tanto di certificato di test rapido sui Prioni, spacciato per la panacea garante (mentre la ditta svizzera che lo vende esplode di gioia in borsa...).

Reputo necessaria la deroga per salvare l'osso della  fiorentina biologica,  se non si vuol dare la mazzata definitiva alla qualità dei piccoli, legati alla terra.

 

*Giuseppe Altieri,  Agroecologo, AGERNOVA Perugia-Accademia di Agroecologia 

 

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    Aggiornato il: giugno 24, 2003.
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