Dobarro vola in forma di Gargoyle fino alla valle, dove osserva alcune strane costruzioni, e nota alcune figure che si aggirano su di una piramide a gradoni.
Tornato Dobarro dai suoi compagni, decidono di addentrarsi nella Valle di Ixtul. Quando raggiungono la gola, però, scoprono di essere stati superati da un gruppo di cavalieri, che stanno lottando con alcuni uomini-formica.
Nel tentativo di farsi amici i cavalieri, i quattro compagni si lanciano in loro soccorso, ma commettono l'errore di servirsi dei propri poteri magici: i cavalieri, infatti, sono seguaci della Chiesa di Ixion, e si rivoltano contro di loro, in quanto stregoni ed eretici.
Elessar, Argos e Biehl'Har, avendo saputo dai locali che uno strano elfo magro e dai capelli grigi è stato visto di recente aggirarsi attorno al grande monolite che si trova al centro della fortezza, e che il monolite sarebbe in realtà il punto d'accesso al mondo degli spiriti dell'aria secondo le leggende Tortle, decidono di tentare di penetrare nel monolite.
Il monolite si rivela in effetti cavo, e la sala ricavata all'interno contiene un passaggio verso altre stanze, scavate nella roccia su cui poggia la rocca Vilaverdana. Il gruppo si addentra nel sotterraneo, deciso a riportare Kelvandil alla luce.