FARE SCUOLA E ... “biblíon” giugno-dicembre 2001 |
PROGETTO
SU
di
VIRGONE
MATTEA
E’ stato molto difficile pensare il titolo di questo progetto, volevo trovare qualcosa di nuovo, di diverso e alla fine ho deciso di iniziare proprio con l’obiettivo che questa proposta di lavoro intende perseguire, cioè quello di far comprendere agli allievi, con cui si sperimenterà tale progetto, cosa vuol dire
“ESSERE PERSONE”.
ciascuno
di noi vive un’aquila.
La
nostra cultura ed i sistemi di addomesticamento
ci
hanno trasformati in galline che razzolano per terra.
Ma
noi siamo chiamati verso l’alto, verso l’infinito.
Liberiamo
l’aquila che è in noi.
Non
permettiamo che ci condannino alla mediocrità.
Spicchiamo
il volo della liberazione.
E
trasciniamo con noi gli altri, perché dentro
ognuno
di noi si nasconde un’aquila.
Siamo
tutti aquile”.
(L.
Boff)
La
società in cui viviamo presenta molteplici difficoltà, ma un’emergenza
particolare è sicuramente costituita dal fenomeno mafioso e dalle altre forme
di criminalità organizzata, particolarmente presente nella nostra
indiscutibilmente bella, ma contraddittoria e problematica Sicilia.
Ed
è per questo che oggi la scuola di ogni ordine e grado è chiamata in causa da
questa problematica. Infatti, la scuola senza perdere di vista, ovviamente, i
suoi irrinunciabili compiti di alfabetizzazione culturale deve adempiere ad un
altro compito, che poi è strettamente collegato al primo, cioè deve far si che
le nuove generazioni all’interno di essa possano acquisire le abilità del
saper essere, saper interagire e saper fare in modo sempre più mobile e
complesso.
Ecco,
allora, che la scuola deve porsi come un “laboratorio” dove si possa avviare
un processo sempre più diffuso di “educazione alla LEGALITA’
” affinchè questa non resti frutto di sporadiche occasioni, proponendo
attività di riflessione sui valori irrinunciabili e insostituibili della
legalità in modo sistematico e progettuale.
Tale
documento letto, ascoltato, “visitato”, smontato, diventa la condizione per
stare insieme e conoscersi, raccontandosi prima come individui e poi come
soggetti culturali.
GLI
OPERATORI PREVISTI :
docenti
della scuola elementare e media (almeno un docente per ogni classe coinvolta) ,
genitori e animatori esterni con
specifiche competenze in materia di legalità, es. magistrato.
TEMPI
DI ATTUAZIONE :
Inizio
mese di febbraio- fine mese di maggio per un complessivo di 5 incontri in orario
scolastico.
COSTITUZIONE
DEI GRUPPI:
La
suddivisione nei gruppi dovrà essere rigorosamente eterogenea dal punto di
vista delle abilità e soprattutto in ogni gruppo, composto al massimo di 15
alunni, dovranno coesistere studenti della scuola elementare e studenti della
scuola media.
I°
INCONTRO :
Il
primo incontro è suddiviso in due fasi, la Ia
in cui sarà dato spazio alla
socializzazione quindi alla presentazione di ognuno, alle aspettative che tale
percorso suggerisce.
La
IIa fase sarà il conduttore, cioè l’insegnante, a spiegare le
varie fasi del progetto, i tempi e le finalità.
In
particolare il docente potrà iniziare con una domanda stimolo : cosa vuol dire
per te ESSERE
CITTADINO ?
Poi verrà consegnato al gruppo un cartellone dove ognuno sarà invitato a rispondere alla domanda posta dall’insegnante con una frase, una parola, un disegno,…..
Ricomposto
il gruppo in circe time il docente insieme agli alunni proverà a spiegare e a
comprendere ciò che è stato scritto sul cartellone.
Poi
il docente consegnerà agli alunni lo strumento dei futuri incontri la “Carta
dei diritti fondamentali dell’Unione Europea” limitandosi a spiegarne
l’importanza e ad illustrarne la
composizione.
Infine,
inviterà gli alunni a leggere, commentare, ecc….., il documento a casa con i
genitori appuntando su un quaderno le interpretazioni, le critiche, le
riflessioni, ecc…
In
questo modo non verrà data immediatamente la risposta ai diversi perché, ma
ognuno è costretto a capire, interpretare, ricercare coinvolgendo anche i
genitori, che, ahimè, molto spesso
rimangono separati e “distanti” dalle attività scolastiche.
Il
secondo incontro è suddiviso in 3 fasi:
I
FASE:
-
in cui il gruppo sarà invitato a confrontare
i dati raccolti in famiglia e ognuno esprimerà le sue perplessità,
difficoltà, o farà semplici osservazioni.
II
FASE:
-
il conduttore del gruppo dividerà gli alunni in sottogruppi di 4 o 5 componenti
invitandoli a rileggere attentamente gli articoli 1 – 2 – 7 – 24 – 33
della Carta dei diritti dell’Unione Europea e fornendo ad ogni sottogruppo un
foglio con su già scritto :
IL
DIRITTO DI CRESCERE E DI AVERE UNA FAMIGLIA.
Al termine della
lettura degli articoli gli alunni dovranno cercare di estrapolare da questi quei
diritti “concreti”, cioè riferiti al loro vivere quotidiano, che servono ad
un bambino per crescere “bene”
e scriverli sul foglio consegnato dall’insegnante.
III
FASE:
-
i sottogruppi si ricomporranno in un unico dove un membro di ogni piccolo
gruppo, a scelta tra i componenti stessi, racconterà agli altri quanto è
successo durante il lavoro.
Ognuno
porterà a casa il lavoro fatto in aula per commentarlo con i genitori
anch’essi saranno sottoposti allo stesso compito dai loro figli per permettere
o “costringere” un dialogo sullo stesso tema perché non resti un lavoro
isolato.
Come
si è visto in questo modo,non sarà l’insegnante a spiegare gli articoli, ma
gli alunni stessi risaliranno ad una loro interpretazione, semmai il
conduttore/docente interverrà al termine con alcune precisazioni opportune, o
intenzionali provocazioni senza far perdere lo spirito di ricerca.
Anche
questo incontro sarà suddiviso in 3 fasi:
I
FASE :
-Il
conduttore farà riflettere e discutere il gruppo su una frase che leggerà o
che scriverà alla lavagna che è la seguente : IL
DIRITTO DI IMPARARE E DI ESSERE INFORMATO NEL PIENO RISPETTO DELLE DIVERSITA’,
attraverso domande stimolo quali ad esempio : cosa e da chi devi imparare ? cosa
vuol dire essere diversi ? ecc….
Poi
proporrà ad alcuni bambini di leggere gli articoli 10 – 11 – 14 – 21 –
22 , della Carta dei diritti e al termine di ognuno saranno invitati a trovare
collegamenti e quindi risposte più specifiche su quanto si era discusso
precedentemente.
L’insegnante proporrà 3 situazioni-problema:
1
– Shoikat, un bambino di 9 anni del BANGLADESH, non parla l’italiano ed è
stato inserito in una classe 4a
elementare dove però vive isolato dal gruppo classe.
2
– Federico, un bambino di 6 anni di Palermo, frequenta la 1a elementare
è discriminato dai compagni perché è sempre sporco, puzza, fa la pipì
addosso, non studia, non ha mai materiale per lavorare.
3
– Giuseppe, 8 anni di Palermo, frequenta la 3a
classe elementare, è un bambino molto intelligente e studioso, ma non è
accettato dal gruppo-classe perché i compagni lo definiscono “arrogante e
spesso violento”.
A
questo punto l’insegnante dividerà gli alunni in sottogruppi (possibilmente
“rimescolandoli” per favorire ulteriori confronti) invitandoli a riflettere
sulle 3 situazioni e a proporre interventi, strategie o altro per risolvere i
problemi di Shoikat, Federico, Giuseppe soprattutto alla luce degli articoli
letti nella prima fase dell’incontro.
-l’insegnante ricostituisce il gruppo per confrontare in modo plenario quanto è emerso all’interno dei sottogruppi.
(Alla fine dell’incontro il conduttore darà una consegna da fare a casa in collaborazione con i genitori, cioè la lettura e discussione dell’art.32 della Carta dei diritti.
Questo lavoro in pratica permetterà agli alunni innanzitutto di riflettere sulle situazioni analoghe a quelle di Federico, Giuseppe,…, che vivono quotidianamente nelle loro classi e nello stesso tempo sono invitati a trovare strategie perché situazioni del genere possano non verificarsi più e non solo perché anche loro in altri momenti potrebbero essere gli “isolati”, ma soprattutto perché il rispetto della persona è alla base di tutte le relazioni.
-L’insegnante
aprirà un dibattito sul diritto alla protezione dello sfruttamento minorile
facendo annotare agli alunni stessi le problematiche emerse, sia in aula che a
casa, da proporre poi allo specialista che interverrà nella II fase.
II
FASE :
In
questa seconda fase è richiesto l’intervento di uno specialista in materia di
protezione dello sfruttamento minorile, preferibilmente un magistrato e la
partecipazione anche dei genitori : in questo incontro tutti potranno
intervenire per chiedere chiarimenti, per sollevare problematiche perché tutti
abbiamo sempre….qualcosa di nuovo da imparare !
Questa sarà un’occasione che probabilmente i bambini non dimenticheranno perché saranno prima di tutto loro i protagonisti : si parlerà dei problemi dei bambini e a condurre l’incontro chi sarà ? I bambini, si in questo modo a loro stessi, dopo aver acquisito gli strumenti, è data la possibilità di essere protagonisti delle loro angosce, ansie, aspettative senza che altri, i grandi si “autodeleghino” in modo a volte inopportuno.
V
INCONTRO:
Quest’ultimo incontro ci si soffermerà sulle aspettative di ognuno riguardo al progetto ormai al termine, sia delle aspettative concretizzate e appagate, sia di quelle disattese.
Ogni componente dovrà sentirsi libero di raccontare il suo percorso e perché no…proporre suggerimenti per un eventuale continuazione del progetto.
In un secondo momento i bambini si suddivideranno in sottogruppi scegliendo i compagni di lavoro spontaneamente, e saranno invitati a produrre un elaborato (scritto, un disegno, ecc..) da cui si dovrà evincere quali sono secondo loro i diritti irrinunciabili perché ognuno possa dire : IO SONO PERSONA.
NON … PER CONCLUDERE, MA PER INIZIARE
Liberandoci dagli schemi “standardizzati” e dai cavilli burocratici il percorso può ancora continuare.
Come ?
Facendo ad esempio un giornalino che raccoglie tutti i lavori fatti dagli alunni in questo progetto e distribuirlo a chi non ha avuto la possibilità di sperimentare questo percorso.
Potrebbe essere un’idea!
Comunque questo progetto avrà senso se il lavoro non rimane isolato ai pochi incontri previsti.
E’ chiaro che deve essere supportato dal lavoro “quotidiano” di tutti i docenti di tutte le discipline e non solo da quelli che conducono il progetto !
Altrimenti sarà si una bella esperienza, ma presto passerà nel “dimenticatoio”!
MATTEA VIRGONE