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storia delle città

L'inaridimento del Sahara, iniziato con la fine dell'ultima glaciazione,  e la sua progressiva desertificazione provocò intorno al IV - V millennio a.c. (età degli affreschi nei massicci del Sahara centrale) una separazione tra l'Africa mediterranea e l'Africa sub-sahariana ed equatoriale. Dalle terre che progressivamente si inaridivano, popolazioni migravano verso le valli dei grandi fiumi : il Nilo, e il Niger, o più semplicemente verso la costa atlantica e mediterranea. Lungo i due fiumi si svilupparono grandi civiltà. I diversi regni tribali formatisi lungo la vallata del Nilo, progressivamente si fusero. Nel 3.000 a .c. il faraone Menes  (vedi Erodoto) con un matrimonio unì sotto il suo scettro  il regno del Nord con il regno del Sud.

Area dell'Africa orientale.

L'Africa orientale, particolarmente la  Nubia fu fortemente influenzati dallo stato dei Faraoni e sviluppò modelli politici simili a quelli dell'Egitto. Con la fine dell'età del bronzo, il ferro seguì appunto la linea del Nilo per penetrare all'interno del continente. In questa zona si formarono insediamenti urbani di una certa importanza, ed entità statuali particolarmente complesse, con al centro delle monarchie divinizzate.  Con l'impero romano d'oriente  e la cristianizzazione dell'Egitto, anche "la religione" segue la via del Nilo. Importante ricordare a questo proposito sono  i regni cristiani di Nubia e Axum il primo declinato nel XIV secolo a  seguito della conquista araba, che già dall'VIII secolo avevano occupato l'Egitto. Il secondo invece diede vita, resistendo agli arabi al regno di Etiopia. 

 Gli scambi commerciali nell'oceano indiano  favorirono la nascita fin dal IX e X secolo di città stato nella costa orientale: Mogadiscio, Lamu, Faza, Malindi,  Mombasa, e la mitica Zanzibar. Queste città stato erano punti di approdo dei convogli commerciali arabi in navigazione nell'oceano indiano. Le merci e gli schiavi venivano scambiati con l'Egitto più tardi parte dell'impero ottomano, con la Persia, e naturalmente anche con l'India. La cultura di queste città era cosmopolita, elementi arabi, persiani, e dell'interno si compenetravano.  In questo crogiolo nacque la lingua Swahili.

Africa sud orientale.

Nei secoli VII e IX , popolazioni bantù di  agricoltori e allevatori svilupparono un entità statala autotoctone, anche se con influssi dell'africa nord-orientale, trai fiumi del Lipompo e Zambesi.  Notevole era la grande città recintata di Grande Zimbabwe, un monarca divinizzato risiedeva nell'acropoli. Grande Zimbabwe era un grande centro cerimoniale, e di immagazzinamento delle produzioni agricole. Un florido commercio di metalli preziosi si svolgeva dall'interno verso le città costiere di Sofala e Kilwa. Da qui i metalli arrivavano verso i grandi porti d'oriente. I portoghesi conobbero gli ultimi sovrani di Grande Zimbabwe i quali venivano chiamati Mwenemutapa. Alla fine del XV secolo forse in coincidenza con l'arrivo dei portoghesi, questi lasciarono la grande capitale e si ritirano verso l'interno. Altre migrazioni arrivano nell'area. I resti di Grande Zimbabwe furono abbandonati definitivamente nella prima metà del XIX secolo.

Africa occidentale.

Anche l'Africa occidentale ebbe continui contatti con il mondo Mediterraneo, prodotti, materie prime, spezie, tessuti, coloranti, arrivavano a Cartagine e più  tardi nei mercanti delle città romane della Libia e Tunisia. Le grandi vie carovaniere facevano perno fino al XIX secolo sulle città lungo il Niger. Si ha notizia del regno del Ghana sviluppatosi nel III secolo d.c. arrivò a comprendere nel VII secolo d.c., l'attuale Senegal, Niger, Malì. Esso ha avuto nel corso dei secoli molte capitali, la più recente intorno all'XI d.c. era Kumbi Saleh, a nord di Bamako, descritta dal viaggiatore Al Bakri, grazie all'archeologia si può stimare una popolazione a 30.000 abitanti. Dimensioni ragguardevoli per l'epoca, infatti pochissime città dell' Europa occidentale alto-medievale raggiungevano dimensioni comparabili. Venezia che a quest'epoca era di gran lunga la più grande non raggiungeva gli 80.000 (XII secolo). Parigi era solo un grande mercato agricolo che forse non raggiungeva i 50.000 abitanti. Dal VIII secolo con l'espansione dell'impero arabo nell'africa settentrionale, iniziò la diffusione di modelli politici, sociali e religiosi arabi in Africa occidentale  Nel 1076 gli Almoravidi dal Marocco occupano il secolare regno del Ghana. Nel 1238 parte delle regioni dell'ex-impero del Ghana è conquistato da tribù Mandinka, i cui sovrani si erano nel frattempo convertiti all'islam, i quali fondarono il regno del Mali stabilendo la capitale a Niani, le cui rovine, scavate negli anni 20 danno l'idea della grande città africana. diversamente dalle città arabe: aera ristretta e densamente popolata, le città africane erano estremamente estese con bassa densità demografica. Il regno del Mali, comprendeva le grandi città di Timbuctù e Gao.  Il re Kanka Musa 1312-1337  invita alla sua corte l'architetto Andaluso as-Sheli per costuire la residenza reale e le moschee principali delle città di Timbuctu e Gao. L'influsso arabo è rilevante nella struttura urbano di Timbuctu, infatti la struttura urbana è molto compatta. Il successivo regno Songhai ebbe capitale Gao la quale raggiungeva i 100.000 abitanti, questa decade poi a seguito della nuova invasione marocchina nel XVI secolo. Nel XIX secolo con l'arrivo degli europei, queste grandi città erano ormai in decadenza. 

In prossimità dei limiti della foresta e lungo la costa, l'influenza araba fu meno accentuata. La zona era probabilmente sconosciuta ai geografi arabi. Gli europei arrivarono occasionalmente nel XIV secolo e con continuità nel XV secolo. Vi erano  popolazioni che ai margini della foresta praticavano agricoltura e pastorizia, e conoscevano l'uso del ferro e del bronzo. Vi si erano formati vari regni, tra cui quelli tribali degli Yoruba e degli Edo, organizzati in confederazioni. Yoruba ha avuto varie capitali estremamente estese e con quartieri differenziati per funzioni e per clan. I palazzi reali avevano pavimentazione a mosaico. Oyo Ile una di queste capitali, fu visitata da europei all'inizio del XIX aveva un circuito murario pari a quello delle mura aureliane di Roma, cioè di oltre 25 km. Benin la capitale del regno degli Edo era altrettanto grande e suscitò l'ammirazione degli olandesi. Fu poi saccheggiata e distrutta nel 1897 dagli inglesi.

Alcune notizie.

Interessante è notare che il tipo di città, a recinti, divisione funzionale e a clan, con con un grande centro cerimoniale, palazzo reali e magazzini nell'acropoli, , ricalca un tipo di insediamento universalmente presente nelle fasi iniziali del fenomeno di urbanizzazione, non solo in Africa.  Altro elemento comune erano le densità estremamente basse delle abitazioni, e grandi spazi agricoli all'interno dei recinti delle città. Le grandi estensioni della superficie urbana, e la bassa densità, indicano che non vi erano grandi necessita di difesa, diversamente dall'Europa medievale, nella quale spesso gli orti erano al di fuori delle mura, e il nucleo abitato serviva da fortezza per contrastare non lunghi assedi ma rapide scorrerie.

 

 

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