Mikoyan-Gurevich MiG-29 Fulcrum

 

 

 

La guerra fredda ha sempre rappresentato il confronto tra EST ed OVEST e ha conferito un notevole impulso per lo sviluppo di supercaccia. Il MiG-29 (nome in codice NATO "Fulcrum") e nato dalla necessità della IA-PVO (forza di difesa aerea russa) di disporre di un potente caccia moderno capace di contrastare i rispettivi modelli occidentali. Il caccia russo venne sviluppato dal gruppo di progettazione della MiG, nato alla fine degli anni 30 da Artem Mikoyan e Mikhail Gurevich, dopo che l'aeronautica russa emise nel 1972 un requisito per un caccia leggero di prima linea. Il MiG-29 Fulcrum è un caccia molto maneggevole con elevate prestazioni ad alti angoli di incidenza e possiede una capacità di puntare il muso in una direzione diversa da quella di volo. Il velivolo inoltre può cabrare oltre i limiti di barra e godere di ampi margini riguardo al fattore di carico (g). Il Fulcrum è di manutenzione rapida e facile, è robusto, affidabile e abilissimo nel 'dogfight' in quanto può ingaggiare bersagli fuori dalla sua linea di mira dimostrandosi eccezionale nel combattimento manovrato. I primi MiG-29 monoposto di produzione erano noti alla NATO come 'Fulcrum-A' che a differenza degli altri modelli avevano le pinne ventrali e non disponevano di contromisure meccaniche. Questi velivoli equipaggiarono gli squadron nella Germania dell'EST agli inizi degli anni 90. Successivamente questa versione venne rivista, aggiungendo comandi di volo migliorati, dispenser di contromisure elettroniche, timoni di coda accresciuti e generatori di vortici sul muso. Il 'Fulcrum-A' inoltre ebbe una breve capacità nucleare trasportando bombe a caduta libera da 30 kT. Nell'Aprile del 1981 decollò il primo 'Fulcrum-B' (MiG-29UB) dedicato all'addestramento. Esso fu sviluppato sulla cellula del 'Fulcrum-A' ed entrò in servizio agli inizi degli anni 90. Poiché il MiG-29 era penalizzato sin dalla sua origine dalla scarsa autonomia, la Mikoyan sviluppò il MiG-29 'Fulcrum-C' caratterizzato da maggiore combustibile interno e da un nuovo apparato di contromisure meccaniche (chaff/flare). A questa versione ne seguì un'altra, il MiG-29M dotato di motori più potenti, maggiore autonomia, nuova avionica, un radar perfezionato e una cellula interamente riprogettata di minor peso. Vennero realizzati 6 prototipi del MiG-29M di cui il primo volò il 25 Aprile del 1986. A causa della fine della guerra fredda il programma di sviluppo di tale velivolo subì un arresto. La versione deve ancora entrare in produzione e la Russia spera in ordini esteri per rimediare al suo deficitario bilancio.  Una situazione analoga c'è stata per il MiG-29K, una versione sviluppata per dotare la Marina russa di un caccia imbarcato multiruolo. Le prove vennero condotte a bordo della portaerei Tbilisi con il dimostratore per collaudi MiG-29KVP. La versione navale del Fulcrum venne sviluppata utilizzando la cellula del MiG-29M. Il nuovo velivolo aveva motori più potenti in grado di erogare 92,17 kN di spinta, un'ala (con ipersostentatori del bordo d'uscita a doppia fessura) in grado di ripiegarsi su se stessa, alettoni modificati ed estremità alari dotate di sistemi per guerra elettronica (EW). Il carrello del MiG-29K era rinforzato per gli appontaggi e l'aereo era dotato di gancio d'arresto. Il primo prototipo si levò in volo il 23 Giugno del 1988. Con la fine dei conflitti con l'Occidente, la Russia ha abbandonato lo sviluppo delle altre tre portaerei e per equipaggiare la sola rimasta (Admiral Kuznetsov) vennero scelti i Sukhoi Su-27K, preferiti sui velivoli Mikoyan a causa dei rapporti politici della ditta rivale. Per rendere più veloce l'aggiornamento dei MiG-29, in attesa del sofisticato MiG-29M, tutti i velivoli vennero convertiti allo standard MiG-29S. Tali velivoli hanno un sistema di comandi di volo rivisti con 4 computer in grado di incrementare la stabilità dell'aereo permettendo più elevati angoli di incidenza, piloni rinforzati per un trasporto maggiore di armamenti di 4 tonnellate e la possibilità di ingaggiare due bersagli contemporaneamente. Il MiG-29S è la sola variante ad essere entrata in produzione ed equipaggia due reparti operativi. Il MiG-29 Fulcrum è utilizzato da diverse nazioni (alcune un tempo facente parte del Patto di Varsavia): oltre alla Russia, l'Ucraina con 62 MiG-29C, il Kazakistan, il Turkmenistan, l'Uzbekistan, la Bulgaria, la Bielorussia, la Romania con 20 esemplari, la Polonia, l'Ungheria, Cuba, l'India, la Germania e la Malaysia. L'Iraq durante la guerra del Golfo ha utilizzato i suoi 28 MiG-29A e ha visto il loro numero ridursi a 15 a causa dei bombardamenti della Coalizione. Il MiG-29 Fulcrum è un aereo agile, potente, molto manovrabile e ben armato ma che a causa di interferenze politiche e problemi economici non riesce ad ottenere  il giusto successo.

 

SCHEDA TECNICA
Tipo Caccia d'attacco e da intercettazione
Nazione Russia
Costruttore Mikoyan-Gurevich
Primo volo 1979
Versione MiG-29 "Fulcrum-A"
Motore Klimov/Leningrad RD-33  (49,42  kN)
Prestazioni velocità massima 2445 km/h (Mach 2,04)
Autonomia 1500 km
Peso  10900 kg (a vuoto);  18500 kg (a pieno carico)
Dimensioni lungh. 17,32 m; altezza 4,73 m; sup. alare 38,00 m 
Armamento Un cannone GSh-301 da 30 mm, bombe FAB-250 e FAB-500 da 227 kg, bombe a grappolo, contenitori di napalm, lanciatori per razzi da 80 e 240 mm, una bomba nucleare RN-40 da 30kT, missili AA-10 "Alamo", AA-8 "Aphid" e AA-11 "Archer". 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una formazione di MiG-29B Fulcrum dell'aviazione indiana. 

 

 

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