Lockheed Martin F-16 Fightning Falcon

Intorno agli anni Sessanta, l' USAF richiese lo sviluppo per un caccia moderno, di facile manutenzione, basso costo, alte prestazioni nei confronti del rivale russo MiG 21 e un peso di appena 11 tonnellate. Tale esigenza era nata dal fatto che nella guerra del Vietnam l' F-4 Phantom II risultava molto costoso, pesante e di non facile manutenzione, inoltre con la scoperta di nuova aereo russo, il MiG 25 "Foxbat" il 6 Gennaio del 1972 l'allora vicesegretario della Difesa, David Packard diede il via alla gara per il nuovo caccia designato F-XX. Dopo che Boeing, Northrop General Dynamics presentarono i loro progetti, venne dichiarata vincitrice proprio quest'ultima che realizzò il primo prototipo (n�‹ di matricola 72-1567) designato YF-16 che volò per la prima volta il 20 Gennaio del 1974 con ai comandi il pilota collaudatore Phil Oestricher. L' F-16 Fighting Falcon si dimostrò subito un aereo veloce e molto agile, inoltre era facilmente riconoscibile per la presa d'aria ventrale nel raccordo tra ala e fusoliera ed era un velivolo innovativo che attirò l'attenzione di molti esperti per essere il primo caccia dotato di comandi fly-by-wire. L'abitacolo dell' F-16 è ricoperto da un tettuccio a goccia che offre al pilota un ottima visibilità a 360�‹. Nell'abitacolo c'è un HUD a grande schermo, un visore multifunzione e i comandi sono posti sulla manetta che si trova a sinistra mentre la barra laterale si trova alla destra del pilota. Tuttora l' F-16 è in continua evoluzione,  la Lockheed Martin (prima General Dynamics) con una serie di modifiche ha prodotto differenti versioni. Le prime furono gli F-16A/B Block 1 che erano riconoscibili per avere le carenature RWR e il radome neri ed erano spinti da motori Pratt & Withney F100-PW-200. Successivamente agli F-16A/B venne cambiato il colore del radome e delle carenature RWR da nero a grigio mentre la turboventola rimase la stessa e gli aerei vennero indicati come appartenenti al Block 5. Gli F-16A/B Block 15 invece avevano due antenne RWR sotto il radome e avevano il radar AN/APG-66 migliorato. Venne inoltre introdotto su tali velivoli un nuovo sistema di comunicazione UHF. Altre sottoversioni degli F-16 Block 15 erano gli F-16 A/B OCU che avevano rinforzi strutturali, un HUD più grande mentre gli F-16A-B MLU avevano un radar AN/APG-66 (V2A) migliorato, un sistema di navigazione satellitare GPS e un HUD  grandangolare. Ultima seria degli F-16A/B fu quella del Block 20 che la Lockheed costruì per Taiwan. Essi avevano un radar AN/APG-66 (V2) e il pod ECM Raytheon AN/ALQ-183. L' F-16C invece volò per la prima volta il 19 Giugno del 1984 mentre la variante biposto prende il nome di F-16D e si distinguono dalle precedenti versioni per la base allargata alla deriva, inoltre il pilota dispone di un visore a testa alta GEC e ha uno schermo dati migliorato. Altre differenze sono il radar APG-88 di maggior portata. Le versioni degli F-16C/D sono quelle appartenenti ai Block 25, 40/42 denominato Night Falcon e Block 60 scelto da Grecia ed Emirati Arabi. Durante la guerra Fredda molti F-16A/B del Block 15 furono convertiti allo standard ADF per equipaggiare l' ANG (Guardia Aerea Nazionale) responsabile di sorvegliare l' America del Nord. Con la fine del conflitto però gli squadron di F-16 ADF furono ridotti da 11 a 2 e tutti i velivolo restanti sono ora disponibili per la vendita ad operatori stranieri, potenziali clienti, oltre al Portogallo che ne ha acquistati 20, sono la Polonia, l' Ungheria e la Repubblica Ceca. Negli ultimi anni sono apparse nuove versioni sperimentali per prove e valutazione, la Lockheed ha sviluppato l' YF-16 CCV (veicolo configurato per prove di controllo), l' NF-16A AFTI (caccia avanzato per l'integrazione di tecnologie) e l' F-16XL, sviluppato in collaborazione con la NASA e presenta un'ala a doppio delta per minimizzare la resistenza aerodinamica.

Insieme all'A-10 l' F-16 è stato il velivolo presente in maggior numero nella Guerra del Golfo.