Aermacchi MB-326/MB-339

L' MB-326 è stato uno dei migliori aerei da addestramento costruito negli anni sessanta a causa delle sue linee fluide, della maneggevolezza e delle alte prestazioni. Il velivolo dopo le prime prove sperimentali, ottenne 128 ordini da parte dell' AMI (Aeronautica Militare Italiana) e altri paesi lo costruirono su licenza tra cui Australia, Sudafrica e Brasile. Il suo forte successo portò l'Aermacchi a sviluppare altre versioni: l' MB-326G che avendo una struttura rinforzata poteva portare un carico bellico di 1962 Kg appeso a 6 piloni subalari e un motore più potente. La versione principale fu comunque l' MB-326K, monoposto d'attacco equipaggiato con un motore più potente e che resta ancora oggi il principale aereo d'attacco e da addestramento in Sudafrica nella versione Atlas Impala Mk2.

Alla fine del 1974 l' AMI decise di sostituire il vecchio MB-326 con un nuovo velivolo. Si decise per lo sviluppo del modello derivato MB-339.  Fu l'ingegnere Ermanno Bazzocchi a sviluppare il nuovo velivolo che differiva dal predecessore poiché aveva una visibilità dal sedile posteriore migliore e presentava una avionica più completa. Le sue varianti sono l' MB-339RM dotato di un equipaggiamento speciale. Altra versione è l' MB-339C equipaggiata con una nuova avionica e con un motore maggiorato. L' MB-339FD (Full Digital) è completamente digitale. L' Aermacchi trasformò inoltre un MB-339A in MB-339K con una nuova parte anteriore di fusoliera, con maggiore avionica e più capacità di combustibile.

Gli MB-339PAN  prestano servizio tuttora con le Frecce Tricolori.