Il Fiat G.91 nacque da una specifica della NATO per un caccia d'attacco e da ricognizione leggero per sostituire i vecchi aerei in forza alle aeronautiche di Francia, Germania, Italia e Grecia. Ogni stato europeo presentò dei veicoli propri, e degli otto progetti, fu scelto il G.91. L'Italia ne ordinò 27 per le valutazioni da parte dell' AMI. I primi esemplari erano spinti da motori Bristol Siddeley Orpheus 801. Dopo le prove di valutazione tattica, tutti i G.91 vennero convertiti allo standard G.91PAN per prestare servizio con le Frecce Tricolori. Il principale cliente del G.91 fu la Luftwaffe tedesca che ricevette i suoi G.91R/3 e G.91T come biposto d'addestramento, seguita poi dal Portogallo.Con l'aggiunta di un secondo motore, nacque il G.91Y (Yankee) che aveva maggiore autonomia, più carico pagante e capacità di sopravvivenza. L'ultimo G.91Y italiano volò il 26 Novembre 1994 ed è stato lentamente sostituito dagli AMX.
SCHEDA TECNICA | |
Tipo | Caccia leggero multimpiego |
Nazione | Italia |
Costruttore | Aeritalia |
Primo volo | 1956 |
Versione | G.91Y |
Motore | General Electric J85-GE-13A (18,15 kN) |
Prestazioni | velocità massima 1111 km/h |
Autonomia | 3500 km |
Peso | 3900 kg (a vuoto); 8700 kg (a pieno carico) |
Dimensioni | lunghezza 11,67 m; altezza 4,43 m; sup. alare18,13 mq |
Armamento | Due cannoni DEFA 552 da 30 mm con 125 colpi ciascuno, 4 punti d'attacco alare per bombe da 454 kg, contenitore per razzi e 3 fotocamere installate sul muso. |
I G.91 prestarono servizio con le Frecce Tricolori tra il 1962 e il 1982.