LOCKHEED XV-4 HUMMINGBIRD
Caratteristiche:
Nazionalità : Stati Uniti;
Anno: 1962;
Tipo : VTOL sperimentale a
camera di miscelazione;
Lunghezza : 10.34 m;
Larghezza : 7.91 m;
Altezza : 3.58 m;
Peso massimo al decollo :
5265 Kg;
Equipaggio : 1
Con questo progetto la Lockheed volle
provare il concetto di camera di miscelazione: per il volo convenzionale i due
reattori posti lateralmente alla fusoliera spingevano l'aereo mentre in caso di
salita verticale degli ampi portelloni nella parte centrale della fusoliera si
aprivano scoprendo una gran camera attraverso la quale l'aria veniva trascinata
dai motori stessi e spinta con forza verso il basso a creare portanza.
Il primo volo avvenne nel
1962 e la prima transizione nel 1963; il programma che diede vita a due
prototipi fu terminato nel 1969 dopo un incidente che costò la vita al pilota.
Piccolo velivolo senza coda potenziato
da 5 motori Rolls Royce : 4 che guardano verso il basso e 1 in coda spingente.
I lavori che portarono
all'ultimazione di tale progetto iniziarono nel 1954 e prevedevano lo studio di
un aereo VTOL che potesse chiarire i compromessi di un volo verticale a
reazione , magari a basse velocità e possibilità di overing stazionario, per
non parlare dei relativi momenti di atterraggio e decollo normali al suolo.
La spinta garantita superava
di 500 Kg il peso totale dell'aereo.
Il primo volo risale al 1957
ma per ottenerne uno in decollo totalmente verticale bisognerà attendere il
1958, nel 1960 si poteva dire conclusa ogni fase di collaudo.
A questa primo aereo
sperimentale ne seguì un secondo nel 1963 che dotava scarse migliorie , il
quale purtroppo andò perso nel corso di un'esercitazione uccidendo il pilota.
Fu comunque ricostruito e le due unità continuarono a lavorare fino al 1967.
Caratteristiche :
Nazionalità: Francia;
Apertura alare : 7.32 m;
Lunghezza : 13.1 m;
Altezza : 3.4 m;
Peso a vuoto : 5300 Kg;
Massima velocità
raggiungibile : 0.9 Mach.
Anche la Francia si interessò
alla costruzione di un VTOL negli anni sessanta e il suo intento era quello di
progettare un aereo supersonico seguendo l'usuale linea della famiglia Mirage.
Proprio per questo progetto
si decise di modificare un Mirage III ed il decollo verticale era garantito da
ben 8 getti Rolls-Royce nei quali l'ingresso dell'aria era permesso tramite
fessure orientabili sulla parte superiore della fusoliera; getti correttivi
erano poi posti sul muso, in coda e alla mezzeria alare.
La propulsione in assetto di
volo convenzionale era garantita dal turboreattore posteriore.
Il primo volo si ebbe nel
1962, ma durante un test nel 1963 un incidente portò alla morte del pilota;
l'aereo riscotruito fu testato nuovamente ma anche questa volta nel 1965
precipitò portando con sé un'altra vita. Tale sviluppo non ebbe seguito.
Pensando invece ad un aereo
da Mach 2 si propose di continuare tale idea su di un Mirage IIIV : il
prototipo più ingombrante fu costruito ma l'idea creò delle lacune da subito e
fu abbandonata.
Nel 1958 venne proposta in
Germana la possibilità di creare un intercettore VTOL da Mach 2.
L'aereo risultante era dotato
di 6 motori : 2 in posizione centrale avanzata della fusoliera, altri 4 in
coppie su gondole basculanti alle estremità alari.
Il disegno sembra proporre un
F-104 modificato dal profilo molto snello e l'apertura alare ridotta.
Il primo prototipo volò nel
1963 ma andò perso l'anno successivo in un incidente.
Nel 1965 vide la luce una
seconda variante con motori potenziati ( postbruciatori in quelli alari ).
Fu più che altro un aereo
sperimentale e non trovò mai applicazioni in campo pratico visto che poco dopo
il progetto fu accantonato.
Caratteristiche:
Nazionalità : Germania;
Motori totali installati : 10,
due per la spinta ’convenzionale’, 8 per la librata VTOL;
Apertura alare : 18.1 m;
Lunghezza : 20.9 m;
Altezza : 8.5 m;
Area alare : 57 m2;
Massa a vuoto : 22500 Kg;
Massa al decollo : 27500 Kg;
Velocità di crociera : 650
Km/h;
Altezza raggiungibile : 10500
m.
Fu il più grande aereo VTOL
volante.
Il progetto venne avanzato
negli anni sessanta e prevedeva la costruzione di un grosso aereo militare per
il trasporto in conformazione VTOL al fine di caricare tra i 3000-3500 Kg di
carico utile massimo.
Il progetto sembrava proprio
ben riuscito e prevedeva una fusoliera di concetto classico con rampa
posteriore di carico mentre per la propulsione erano adottati 2 motori convenzionali
e altri 8 disposti in gondola fissa all'estremità alare per consentire il
decollo verticale ai quali venivano affiancate delle turboventole orientabili
sui motori centrali.
Il primo volo ebbe luogo il
1967 con partenza ed atterraggio convenzionali, ma in breve venne testato con
successo anche nel volo verticale.
Nel contesto nazionale esso
fu concepito per andare ad operare con il supporto del precedente velivolo
citato e visto che il VJ 101 non ebbe seguito , sebbene le promesse legate al
DO 31E sembravano rosee il progetto fu bloccato.
Caratteristiche:
Nazionalità : URSS;
Tipo : VTOL sperimentale da
guerra;
Anno : 1965;
Lunghezza : 8.25 m;
Larghezza : 17.5 m;
Massimo peso al decollo 7500
Kg;
Velocità massima : quasi 1000
Km/h
Anche i russi si gettarono
alla ricerca di efficaci VTOL.
Lo Yak-36 fu il primo jet
VTOL operativo della Russia e fu il frutto di una serie di esperimenti che
durarono durante gli anni sessanta.
Il suo disegno iniziò nel
1962 e fu deciso di adoperare dei deflettori al fine di deviare la propulsione
e creare la spinta necessaria al decollo verticale. I motori erano due accoppiati
all'interno della fusoliera ed ugelli regolabili angolarmente permettevano 4000
- 5000 Kg di spinta l'uno.
Furono costruiti in totale 12
modelli, tutti in sede valutativa, alcuni dei quali dotati di sistemi d'arma.
Caratteristiche:
Nazionalità : Stati Uniti;
Anno : 1963;
Tipo : VTOL sperimentale;
Lunghezza : 12.83 m;
Massimo peso al decollo :
6200 Kg;
Carico pagante : passeggeri o
550 Kg di merci;
Diametro dei rotori : 4 m;
Apertura alare: ala anteriore
5.95 m, 6.55 la posteriore;
Massima velocità : 454 miglia
l'ora;
Raggio operativo : 325
miglia.
Questo curioso convertiplano aveva
l'ambizione di poter sconvolgere la convenzionale definizione di VTOL
promuovendone un nuovo stile dalle elevate caratteristiche.
Il progetto , in varie
varianti, prevedeva la costruzione di una fusoliera molto simile a quella dei
piccoli aerei civili, alla quale stanno attaccate le due strette ali, di
lunghezza quasi comparabile, ed all'estremità di queste trovano alloggio 4
motori in gondole basculanti.
Sebbene furono costruiti dei
prototipi il disegno fu concepito come puramente potenziale e la possibilità di
portare in produzione un siffatto velivolo fu lasciato a possibili sviluppi
futuri.
Nazionalità : consorzio internazionale europeo ;
Anno : 1971;
Tipo: prototipo di un caccia / ricognitore / bombardiere V/STOL;
Apertura alare : 6.16 m;
Altezza : 4.30 m;
Lunghezza : 14.72 m;
Superficie alare : 12.5 m2;
Velocità di crociera : 714 Km/h;
Velocità massima : 1100 Km/h ;
Massa scarico : 5562 Kg;
Massa a pieno carico : 8507 Kg;
Armamento : teorico fino a 3000 Kg di
armi circa;
Equipaggio : 1 ;
Nel 1961 la NATO propose di iniziare un progetto per la futura
sostituzione del FIAT G.91.
La Germania e l’Italia unirono le forze e a pensarono ad un
velivolo di nuova concezione denominato dalla sigla VAK ( Vertical Takeoff
Closed Recognition Air Fighter Support ), un aereo di tipo VTOL che nella sua
concezione cercasse di migliorare le doti generali del G.91 con particolar
attenzione sulla possibilità di poter
eseguire voli anche lunghi a quote molto basse in maniera tale da poter evitare
il rischio di essere intercettato da armi antiaeree o essere individuato da
radar.
L’idea che portò alla costruzione di questo aereo prese il via
dai disegni della Focke-Wulf Flugzeugbau che nel settembre 1961 tracciò i primi
passi verso l’aereo che l’anno successivo prenderà già la connotazione di VAK
191 e nel 1963 passò sotto una collaborazione internazionale al fine da creare
un VTOL militare.
Al 1968 risale l’entrata nel progetto della FIAT che doveva
occuparsi del compartimento anteriore, parte delle ali, della fusoliera e gli
stabilizzatori verticali.
Per l’apparato propulsivo furono utilizzati due getti sostentatori Rolls-Royce
installati verticalmente nella fusoliera ed una turboventola, sempre dalla
Rolls-Royce, che governava i getti
orizzontali per il movimento traslatorio.
L’aspetto generale del mezzo era una fluente con fusoliera molto
aerodinamica e posto di pilotaggio avanzato, ali a delta medio – alte di
larghezza ridotta e carrello formato da un ruotino anteriore , due centrali,
tutti retrattili e ruotine stabilizzatrici che scendevano dalle estremità alari
( una per lato ).
Questo velivolo ebbe a che vedere con un rivale: l’Harrier , ed
anche se inizialmente la concezione del Vak 191B sembrava migliore
dell’antagonista d’oltre Manica alla fine il VFW si trovò in ritardo rispetto
al concorrente che nella versione civile di dimostratore nel 1972 volerà già nei cieli con la sigla di Harrier
Mk52 G-VTOL racimolando molti consensi e favorendo l’eclissi del Vak 191B.
Dopo una serie di prove di volo stazionario vincolato al 10 settembre 1971 risale il battesimo dell’aria per il primo dei tre prototipi.
Al 26 ottobre dell’anno successivo a Manchino in Bavaria è datata la prima completa transizione avvenuta ad una velocità di 400 Km/h ; durante questa il trasferimento da volo piano a verticale e viceversa con il passaggio della spinta strettamente verticale a sostentamento orizzontale avvenne alla perfezione.
In un primo tempo il progetto fu puntato sulla costruzione di sei prototipi : 3 a due posti ed altri 3 a posto singolo che in tempo successivo avrebbero dovuto dare il via alla produzione in serie, ma gli sviluppi e le ristrettezze successive fecero piegare verso la possibilità di costruire tre soli prototipi da testare come semplici aerei sperimentali.
Tra le cause del fallimento del progetto Vak 191 resta da notare
anche il ritiro dal consorzio della FIAT.
L’esperienza tratta dalla costruzione dei tre esemplari portò
comunque una serie di utili insegnamenti, utilizzati in tempo successivo nella
costruzione del Panavia Panther ( poi divenuto Tornado ) e gli stessi Stati
Uniti chiesero di visionare i dati ricavati dalle prove sperimentali per
ottenere utili informazioni.
In totale i tre VAK 191B eseguirono un totale di 91 voli in test
che durarono complessivamente 12 ore.
( un ringraziamento
particolare a Patrizio22
che ha suggerito l’inserimento di questo velivolo
nella sezione VTOL ed ha collaborato alla
realizzazione di questo articolo )
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