Mikoyan-Gurevich MiG-21

Motore: un turbogetto MNPK Sojuz R-25-300 da 4100 Kg di spinta senza postcombustione e 7100 Kg di spinta con postcombustione; è possibile montare due propulsori di supporto a razzo con combustibile solido da 2500 Kg di spinta.

Apertura alare: 7.154 metri; area 23 metri quadrati.

Lunghezza: 15.76 metri includendo la sonda e 12.285 escludendola; altezza 4.125 metri.

Armamento: varia dai numerosi aggiornamenti, il più recente monta missili a lungo raggio R-73ER (AA-10 "Alamo") a guida TV e radar; oppure missili R-77 (AA-12 "Addler"); lanciarazzi; recentemente bombe a guida laser statunitensi.

Velocità massima: a 13000 metri di quota 2175 Km/h.

Autonomia: 1470 Km a 10000 metri.

 

Descrizione: ai tempi del Vietnam, la più pericolosa minaccia aerea che i piloti americani dovevano affrontare erano i MIG-21, più noti con la loro denominazione in codice ASCC della NATO, ossia "Fishbed". pur essendo limitati da un raggio operativo molto ridotto e da armi alquanto primitive, i MIG-21 si dimostrarono avversari ostici, tanto che l'USAF ottenne spesso un rapporto vittorie/sconfitte molto più sfavorevole di quanto desiderasse. In medio oriente, nonostante ciò che dissero i propagandisti israeliani, i MIG-21 collezionarono un gran numero di vittorie conto i Phantom e i Mirage di Israele; questo nonostante i piloti israeliani inpiegavano tattiche nel complesso migliori e piloti più abili.