Aermacchi MB-339 (Aeronautica Militare italiana)

Motore: 1 turboreattore Rolls-Royce Viper Mk 680-43, costruito su licenza dalla piaggio, da 19.75 kN di spinta.

Apertura alare: 11.22 m inclusi i serbatoi alle estremità alari.

Lunghezza: 11.27 m; Altezza: 3.99 m

Armamento: più di 1800 kg di carico bellico, tra cui missili aria-terra AGM-65 "Maverik", missili aria-aria AIM-9P "Sidewinder", bombe Mk 82 da 227 kg, contenitori per razzi, cannoni DEFA 553 da 30 mm in pod, mitragliatrici AN/M-3 da 12.7 mm in pod, bombe a frammentazione, bombe illuminanti e pod da ricognizione dotato di 4 fotocamere da 70 mm.

Velocità massima: a livello del mare 902 km/h.

Autonomia: in volo da combattimento 630 km per una missione con 4 bombe Mk-82.

Descrizione: grazie all'esperienza acquisita con l'MB-326, costruito in circa 800 esemplari, l'Aermacchi ha sviluppato un nuovo modello, l'MB-339. I primi 101 velivoli ordinati dall'AMI hanno assicurato dal 1979 vari tipi di missione tra cui l'addestramento iniziale sui jet e quello avanzato (MB-339A), le radiomisure (MB-339RM) e l'impiego come aereo acrobatico presso le "Frecce Tricoloti" (MB-339PAN). Nonostante le sue vendite all'estero siano modeste rispetto a quelle dell'MB-326, l'MB-339A è stato comunque scelto da Argentina, Dubai, Ghana, Malaysia, Nigeria e Perù. E' stato impiegato in combattimento dalle forze argentine durante le guerra delle Falkland nel 1982 e proprio uno di questi aerei è stato il responsabile dell'affondamento della fregata britannica HMS Ardent. L'Aermacchi ha sviluppato molte versioni dell'MB-339 da addestramento e d'appoggio tattico leggero. L'ultime versione è l'MB-339CD biposto con nuova avionica impiegato come addestratore al 61° stormo dell'AMI.