Boeing F/A-18 "Hornet" (US Navy, US Marine Corp)

Motori: 2 turboventole General Electric F404-GE-400 da 7258 kg di spinta in postcombustione

Apertura alare: 11,43 m

Lunghezza: 17,07 m

Armamento: 1 cannone a 6 canne rotanti da 20 mm M-61, più predisposizione per fino a 8165 kg di carichi bellici su 9 attacchi esterni: tipicamente 4 AIM-7 "Sparrow" o AIM-120 AMRAAM più 2 AIM-9 "Sidewinder" e serbatoi supplementari in configurazione aria - aria, oppure 2 AGM-88 HARM (con testata ad autoricerca di emissioni radar), 2 AGM-64 "Maverick",  2 AIM-9 "Sidewinder" per autodifesa e serbatoi supplementari in configurazione aria - terra

Velocità massima. Mach 1,8 a 12200 m

Autonomia operativa: oltre 1500 km

Descrizione: l'F/A-18 rappresenta un notevole esempio di velivolo multiruolo, così come suggerito dalla sua denominazione (la F sta per Fighter, come l'F-15, la A sta per Attack, come l'A-10); infatti l'"Hornet" è un velivolo concepito per avere una massima flessibilità di utilizzo: il "Calabrone" (è questa la traduzione di "Hornet") è un velivolo imbarcato, in grado quindi di operare partendo da portaerei, ma anche di base a terra, impiegabile da piste convenzionali. Anche le missioni che l'F/A-18 può portare a termine, ed il relativo armamento impiegabile, indicano la sua versatilità in combattimento: esso può infatti eseguire missioni di pattugliamento aereo (CAP), al pari di un F-14 "Tomcat" o di un "F-15 "Eagle", impiegando armamento aria - aria come i missili avanzati AIM-120 AMRAAM o i più vecchi AIM-7 "Sparrow", oltre agli onnipresenti AIM-9 "Sidewinder". Ma può essere anche utilizzato per missioni di attacco al suolo (SEAD ad esempio), proprio come un "Tornado" od un F-15E "Strike Eagle"; in questo caso il munizionamento impiegato consisterebbe in missili con testata ad autoricerca di emissioni radar AGM-88 HARM, missili anticarro AGM-65 "Maverick" e ordigni a guida laser GBU-10, 12 e derivati (GBU-22, 24 ecc...). Immancabili sarebbero anche i pod LANTIRN per l'attacco di obiettivi al suolo, anche in avverse condizioni di visibilità, e i pod di disturbo radar ECM AN-ALQ-119. C'è da dire che l'F/A-18 nacque grazie ad una discreta dose di fortuna che gli si riversò addosso: infatti, quando nei primi anni '70 l'USAF dichiarò una specifica richiesta per un caccia leggero multiruolo, la Northrop si presento con il modello YF-17 "Cobra" (antenato dell'F/A-18), mentre la General Dynamics si presentò con il modello YF-16 "Fighting Falcon". Ne uscì vincitore l'YF-16 (che sarebbe diventato, come penso si sia intuito, il celebre F-16 "Fighting Falcon"), ma le caratteristiche del "Cobra" si rivelarono soddisfacenti per un'altra richiesta emanata dall'USAF, quella per un caccia leggero multiruolo imbarcato, da affiancare agli F-14 "Tomcat" come sostituto degli A-7 "Corsair" e degli F-4 "Phantom II" imbarcati. Si affiancò allora, alla Northrop, la McDonnel - Douglas; da questa collaborazione scaturirono j'F-18 e l'A-18, in seguito uniti nell'F/A-18 "Hornet", più grande di un buon 15% rispetto al "Cobra", con un'avionica migliorata e con delle caratteristiche più propense alla controllabilità e alla capacità di carico che non alle prestazioni pure. La nuova cellula presentava buone qualità da intercettore, ma anche spiccate attitudini da attacco al suolo: le due funzioni erano basate su un eccezionale corredo strumentale, incentrato a sua volta sul radar a modalità multiple AN APG-65, con capacità di scansione, ricerca e tiro sia aria - aria che aria - terra, e su un abitacolo avanzato dotato di un visore a testa alta HUD e tre visori a testa bassa HDD, nonché di display multifunzione MFD e di strumentazioni di navigazione e controllo delle superfici di controllo fly - by - wire. Inoltre un sistema di navigazione inerziale permette all'F/A-18 di mantenere quote molto basse in completa sicurezza, a velocità elevate. Il primo esemplare volò nel novembre del 1978 ed entrò in servizio nel 1983. Riscosso un notevole successo, furono prodotte, pochi anni dopo, la variante F/A-18B, monoposto con dotazione avionica migliorata, la F/A-18C, che introdusse la possibilità di trasportare i missili aria - aria avanzati AIM-120 AMRAAM e i missili aria - terra AGM-65 "Maverick", la F/A-18D biposto e la variante da ricognizione RF-18.

Parecchi F/A-18 C/D sono stati venduti ai Marines, che li impiegano come caccia multiruolo di base a terra, e alla US Navy, che li impiega come caccia imbarcati. Le stesse versioni sono impiegate in Canada ed in Spagna.  Da pochi anni è anche entrato in produzione l'F/A-18 E/F "Super Hornet", macchina ingrandita notevolmente rispetto al predecessore F/A-18 semplice, con capacità di carico migliorate (grazie appunto alle maggiori dimensioni) e prestazioni avanzate, grazie alle nuove turbine General Electric F414-GE-400 da 9979 kg di spinta in postcombustione ed a un miglioramento dei flussi aerodinamici. Probabilmente in pochi anni i "Super Hornet" soppianteranno completamente (o quasi) i più anziani, ma non meno validi, F-14 "Tomcat", ormai in dotazione solo ad un paio di gruppi di volo della US Navy. Anche gli F/A-18 C/D verranno entro breve sostituiti con i più grandi e potenti "Super Hornet".