European Fighter Aircraft-Eurofighter 2000 "Typhoon"

Cooperazione di 4 paesi europei: Italia, Spagna, Gran Bretagna e Germania

Motori: 2 turboventole Eurojet EJ-200 da 10100 kg di spinta in postcombustione

Apertura alare: 10,95 m

Lunghezza: 15,96 m

Armamento: 1 cannone Mauser da 27 mm più 4 missili aria-aria AIM-120 AMRAAM e 2 AIM-9 Sidewinder

Velocità massima: oltre mach 2 in quota

Autonomia operativa: 3700 km

Descrizione: verso la fine degli anni '80 molti Paesi europei iniziarono a considerare la possibilità di acquistare un caccia con cui riequipaggiare i reparti di difesa aerea, entro la fine del secolo. Dopo aver studiato attentamente i velivoli offerti dalle varie case produttrici (il Boeing F-15 Eagle, il Lockheed Martin F-16 Falcon, il Saab JAS-39 Gripen, il Dassault Mirage 2000 e il Rafale), i Paesi ritennero che le soluzioni offerte non fossero adatte alle proprie esigenze, sia per motivi economici che per ragioni di adeguatezza degli aerei. Si optò quindi per lo sviluppo di un caccia proprio, progettato e realizzato dalle aziende leader nazionali, che rispondesse pienamente ai requisiti dei singoli stati. Gran Bretagna, Italia, Germania e Spagna unirono quindi le rispettive industrie aeronautiche (BAe Systems, Alenia, EADS Germany e EADS CASA) in un consorzio europeo, denominato Eurofighter, con lo scopo di dare il via allo sviluppo del nuovo, avanzato, caccia europeo: l'EFA (European Fighter Aircraft, aeroplano europeo da combattimento). La fase di progettazione, e ancor di più quella di realizzazione dei prototipi, procedettero a rilento a causa delle continue modifiche degli ordini iniziali, della difficoltà nel costruire un aereo partendo da zero e facendo il minimo ricorso a materiali d'importazione, oltre che nel rendere il velivolo competitivo sotto tutti i punti di vista e adatto a qualunque tipo di missione. Il risultato di questo enorme lavoro fu l'EF-2000 Typhoon, una caccia dotato di una aerodinamica modernissima, di un'avionica molto avanzata, di prestazioni notevoli ma soprattutto di una maneggevolezza e di una agilità fuori dal comune, praticamente ineguagliabili da parte dei caccia attuali.

Le caratteristiche

Il velivolo presenta dimensioni abbastanza contenute, che lo rendono adatto ai combattimenti aerei ravvicinati. L'ala a delta concede al caccia la possibilità di caricare una notevole quantità di armi ed essendo coadiuvata da 2 grandi alette canard nella parte anteriore del velivolo, da' la possibilità all'EF-2000 di compiere manovre agilissime, a velocità elevate o ridottissime. La fusoliera è composta per il 70% da composti della fibra di carbonio, per il 15% da metalli (in particolare da leghe d'alluminio), per il 12% da materiali plastici rinforzati e per il 3% da altri materiali; tutto ciò va a vantaggio delle prestazioni e della ridotta segnatura radar, che si riduce notevolmente. La dotazione strumentale è basata su un radar multimodalità a impulsi Doppler ECR 90, realizzato dal consorzio europeo Euroradar; questo sofisticato apparecchio dialoga con altri 24 elaboratori e consente al pilota di gestire con semplicità il volo e la situazione tattica della missione. Un avanzato sensore IRST (Infra Red Search and track, ricerca e inseguimento a infrarossi) a infrarossi, denominato Pirate,  è collocato sulla parte anteriore sinistra della cabina di pilotaggio, e permette al pilota di cercare, agganciare e distruggere tutti i velivoli che emettano una traccia termica. L'aerodinamica è volutamente instabile per permettere al velivolo manovre più agili. I propulsori Eurojet EJ 200 sono stati studiati appositamente per l'EF-2000 e, sfruttando un elevato rapporto potenza/peso, una spinta di oltre 10.000 kg e un sistema digitale di gestione delle turboventole, permettono al caccia prestazioni avanzate. La cabina di pilotaggio ospita un sedile eiettabile del tipo zero-zero Martin Baker MK-16A e presenta al pilota tutte le informazione necessarie grazie a 3 display a colori MFD (Multi-Function Display, display multifunzione), a un visore a testa alta HUD (Head Up Display, display a testa alta) e ad un sistema di visione integrato nel casco. Inoltre un nuovo sistema denominato DVI (Direct Voice Input, immissione vocale diretta) permette al Top Gun di gestire gli strumenti di volo con il solo utilizzo della voce. L'armamento è basato su 4 missili a medio raggio AIM-120 AMRAAM, trasportati sotto la fusoliera, e su 2 o 4 missili a corto raggio AIM-9 Sidewinder, trasportati sotto le ali. Visto che si pensa di mantenere in servizio l'EF-2000 fino al 2040 almeno, il caccia è stato reso compatibile con sistemi d'arma più avanzati, che al momento non sono ancora in servizio: il missile a lungo raggio Meteor e quello a corto raggio Iris-T, entrambi di produzione europea. Inoltre l'EF-2000 è compatibile con parecchi tipi di munizionamento aria - terra, visto che quando sarà pienamente operativo dovrà svolgere anche missioni di interdizione. A completare la dotazione offensiva del velivolo c'è un cannone da 27 mm Mauser BK-27, da usare solo nei combattimenti molto ravvicinati. L'entrata in servizio doveva avvenire già nell'anno 2000, possibilmente sarebbe dovuta avvenire anche prima, ma i continui ritardi hanno posticipato l'operatività del velivolo che tutt'oggi non equipaggia alcuno stato. Si presume che i primi esemplari di serie possano iniziare ad essere impiegati entro l'anno 2005, forse prima. Del Typhoon sono stati ordinati 620 esemplari, con l'opzione per altri 90. Tuttavia, nonostante l'elevato costo, molti stati stanno valutando se acquistarlo per sostituire i loro aerei anziani: Norvegia, Belgio, Danimarca, Grecia, Olanda, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, ungheria, Austria, Arabia Saudita, Singapore, la Corea del Sud e il Brasile sono tutti candidati ad acquistare alcuni Tifone, tanto che il numero della commesse potrebbe salire da 620 a oltre 1000.