Boeing AH-64 "Apache" (US Army)

Diametro rotore: 14,63 m

Lunghezza: 17,76 m

Armamento: un cannone monocanna Chain Gun da 30 mm più fino a 16 missili controcarro AGM-114 Hellfire o 76 razzi da 70 mm aria-superficie ad alette ripiegabili; eventualmente l'Apache può essere armato con 8 Hellfire e 2 razziere da 19 proiettili l'una, in missioni anticarro e di soppressione del fuoco di fanteria

Velocità massima: 365 km/h

Autonomia operativa: 480 km

Descrizione: nel corso degli anni '70, l'US Army espresse la richiesta di un nuovo elicottero da combattimento, specializzato in operazioni di appoggio tattico e controcarro, che fosse impiegabile indifferentemente di giorno e di notte, in condizione di bassa visibilità, di avverse condizioni atmosferiche e che presentasse un elevato potenziale di sopravvivenza. Tra i concorrenti per la gara d'appalto risultò vincitrice la Hughes, con il suo elicottero Model 77, antenato dell'attuale Apache. Lo sviluppo di questo promettente velivolo fu in seguito proseguito dalla McDonnel Douglas, ditta che acquisì l'intera Hughes. I primi prototipi dell'AH-64 volarono il 30 settembre 1975, con la denominazione sperimentale di YAH-64. Le prime consegne dell'AH-64A iniziarono il 26 gennaio 1984 e si protrassero fino agli anni '90 (con le versioni AH-64B e C); in numero complessivo di Apache consegnato all'US Army è di 807 unità. La versione iniziale del velivolo era dotata di una sofisticatissima suite elettronica e di un sistema d'arma all'avanguardia; la strumentazione avionica comprendeva un visore di designazione e acquisizione del bersaglio (TADS), un sistema di visione notturna del pilota (PNVS) della Martin, un telemetro di designazione laser dell'obiettivo International, l'adozione di un casco integrato con i sensori di puntamento e visualizzazione della Honeywell, un sistema di navigazione leggero Doppler, avvisatori passivi di scoperta radar e infine disturbatori radar e infrarossi, oltre che distributori di chaffs e flares. L'armamento si basava su una mitragliatrice M-???? da 30 mm a canna singola per l'attacco di bersagli leggeri o poco corazzati (veicoli APC ad esempio), su razziere con 19 razzi FFAR ad alette ripiegabili ciascuna, per il fuoco di copertura su unità di fanteria e veicoli leggeri, e su missili controcarro AGM-114 Hellfire a guida laser o infrarossa per attaccare bersagli corazzati (principalmente carri armati).

L'AH-64D Longbow Apache

Nel corso degli anni '90 si decise di effettuare un vasto aggiornamento degli AH-64A in servizio; degli 807 esemplari consegnati, 308 avrebbero dovuto essere convertiti in AH-64C, 227 in AH-64D mentre 254 sarebbero stati aggiornati alla versione AH-64B (in seguito abolita). Infine 18 AH-64A sarebbero rimasti non modificati. Nel 1994 però, l'US Army stabilì, per motivi di costo, che tutti gli Apache dovessero essere portati allo standard AH-64D. Il primo AH-64D Longbow Apache uscì d fabbrica a Mesa, in Arizona, il 21 marzo 1997. Questa nuova versione dell'Apache comprendeva diverse migliorie nel velivolo, che ne implementavano soprattutto l'affidabilità: innanzitutto i motori erano stati sostituiti con i potenti General Electric T700-GE-701C da 1940 HP, poi l'abitacolo era stato aggiornato con dei miglioramenti ergonomici, il sistema d'arma era stato provvisto del software necessario per impiegare i missili controcarro Martin Marietta AGM-112K/L Longbow Hellfire "lancia e dimentica" e, importantissimo, era stata prevista l'installazione del radar ad onde millimetriche Westinghouse (Northrop Grumman) AN/APG-78 Longbow (il "panettone" sopra il rotore principale dell'Apache). Tuttavia, per motivi ancora economici, solo 227 elicotteri furono dotati dell'AN/APG-78, mentre gli altri 531 furono lasciati sprovvisti del congegno.

Il radar AN/APG-78 Longbow

L'introduzione di questo dispositivo è sicuramente, insieme al miglioramento dell'affidabilità, l'innovazione più importante che l'AH-64D presenta rispetto all'AH-64A. Il radar viene montato direttamente sopra il mozzo del rotore principale dell'Apache, formando quindi una sorta di "panettone" sul dorso dell'elicottero. Da questa posizione, esso permette di scoprire, in soli 30 secondi, fino a 256 bersagli contemporaneamente, individuandone il tipo e la priorità di attacco; inoltre l'elicottero può rimanere nascosto, ad esempio dietro una collina, esponendo solamente il proprio Longbow, che poi trasferisce i dati sugli obiettivi ai missili AGM-112L/K che a loro volta si occupano autonomamente di distruggere il bersaglio senza mettere a rischio l'incolumità del pilota. Questa innovazione rappresenta un notevole passo avanti nell'ingegneria elicotteristica, poiché il tallone d'Achille dell'ala rotante è sempre stato la prolungata esposizione al fuoco nemico; il Longbow elimina questo inconveniente, permettendo al pilota di attaccare i bersagli senza rendersi vulnerabile.