Agusta-Bell AB-205 "Huey" (Esercito Italiano)

Caratteristiche: Agusta - Bell AB-205 Huey, elicottero leggero plurimpiego

Motori: una turbina Avco Lycoming T53 - L13B da 1419 Hp posizionata sull'asse

Diametro rotore: 14,63 metri

Lunghezza: 17,4 metri

Armamento o carico utile: fino a 1760 kg, che possono consistere in 14 uomini, o 6 barelle con 1 assistente (missioni SAR); l'armamento eventuale può comprendere fino a 3 mitragliatrici da 12,7 mm o Minigun da 7,62 mm (due brandeggiabili + 1 anteriore) o razziere da 70 mm.

Velocità massima: 222 Km/h

Autonomia operativa: 510 Km

Descrizione: il Bell Model 205, che in Italia è costruito su licenza dalla Agusta, coadiuvata dalla realizzatrice originale Bell Helicopter Company, è un notevole esempio di elicottero multiruolo, caratterizzato da un'affidabilità invidiabile e da una molteplicità d'impiego eccellente. L'antenato del Bell Model 205 nacque negli USA negli anni '50 (precisamente nel 1955), quando l'US Army emise una specifica per un elicottero leggero multiruolo da appoggio. Vincitrice del concorso fu proprio la Bell Helicopter Company con il suo Model 204, che entrò in servizio con l'US Marine Corps e con l'US Army nei primi anni '60. La denominazione operativa ufficiale era Bell UH-1A. L'elicottero era dotato di una turbina da 780 Hp e di una capacità di carico che poteva giungere a 10 passeggeri. Visto lo straordinario successo dell'elicottero, date le sue già citate doti di plurimpiegabilità e affidabilità, ne furono immediatamente prodotte numerose varianti: il derivato iniziale fu l'UH-1E, una versione da supporto ed assalto ampiamente impiegata durante il conflitto in Vietnam. Successivamente fu prodotta il Model 205, entrato in servizio come UH-1D, che incluse numerosi ammodernamenti, comprendenti una fusoliera allungata, una cabina più spaziosa che permetteva di caricare 12 passeggeri e una versione della turbina potenziata (T53 - L13B) fino a 1114 Hp. L'UH-1D entrò in servizio nel 1963 con il corpo dei Marines e con l'US Army. In seguito fu realizzato l'UH-1H, che entrò in servizio nel 1967. Questa variante incorporava una cabina ulteriormente ingrandita, che permetteva il trasporto di 14 passeggeri, e una turbina ancora più potente, in grado di erogare una potenza pari a 1419 Hp. A partire dal 1969, un ulteriore sviluppo del Model 205 portò alla nascita del Model 212, che manteneva le stesse caratteristiche strutturali del predecessore, ma che incorporava due turbine Avco Lycoming T53 - L13B accoppiate. Il Model 212 entrò in servizio operativo come UH-1N.

Gli aggiornamenti

Col passare degli anni, i Models 205 e 212 furono oggetti di vasti aggiornamenti, mirati a mantenere i velivoli competitivi sul piano concorrenziale: a partire dal 1971, gli UH-1D, gli UH-1H e gli UH-1N vennero dotati di apparati che gli consentissero la capacità d'impiego ognitempo e in avverse condizioni atmosferiche (visori notturni, amplificatori di luminosità a raggi infrarossi e radar multifunzione HELMS) e di un armamento leggero (basato su fino a 3 mitragliatrici Minigun a canne rotanti da 7,62 mm, interfacciate con i piloti tramite lo stesso radar HELMS) che facilitasse le operazioni di imbarco e sbarco in territorio nemico.

Il Model 205 italiano

L'AB-205 italiano è proprio derivante dagli originali statunitensi UH-1D ed UH-1H, che per la casa costruttrice avevano infatti i nomi di Bell Model 205 (e non più Model 204, come era stato per gli UH-1A ed UH-1E). Nel 1968 l'Italia scelse questo tipo di elicottero proprio per il suo pregio della polivalenza: il 205 poteva infatti essere impiegato nei più svariati ruoli, dal semplice trasporto tattico di truppe, passeggeri o materiali all'evacuazione sanitaria (MEDEVAC), alla ricerca e soccorso (SAR) o all'appoggio tattico armato. Proprio questa sua caratteristica ha determinato un gran numero di commesse estere per la Bell Helicopter Company, che ha infatti esportato i suoi Model 204, 205 e 212 in Iran, Marocco, Italia, Spagna, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi, Zambia e altri ancora.