SPECIALE 100 ANNI DI AVIAZIONE

1903 - 2003

 

Cent'anni fa due fratelli un po' stravaganti ma indubbiamente geniali riuscirono a far volare il "più pesante dell'aria". In una spiaggia del North Carolina, prima uno poi l'altro, sdraiati dentro uno strano aggeggio che avevano chiamato "volatore" (Flyer 1), fecero un salto di qualche metro. Certamente i fratelli Wright non si resero conto che la loro invenzione avrebbe cambiato la faccia del XX secolo. Quel piccolo salto infatti segnava la nascita dell'aviazione e da quel momento il mondo non fu più lo stesso.

A cento anni da quel pomeriggio del 1903 se ne è fatta di strada. Oggi siamo in grado di volare alla velocità del suono e oltre, di attraversare l'atmosfera in pochi minuti. presto potremo, per turismo, andare sulla Luna. Insomma se l'aeroplano è diventato un mezzo alla portata di tutti, un mezzo sicuro e affidabile, lo dobbiamo al sogno di quei due signori con baffi e bombetta. Ma chi se lo ricorda salendo sulla scaletta di un Airbus o di un Boeing? E chi si ricorda più di quei "pazzi volanti" che hanno sacrificato la loro vita per lo sviluppo di quell'idea? Quella scoperta fu in breve tempo diventata strumento di guerra, seminò, e semina ancora oggi morte e distruzione.

Oltre a un mezzo di trasporto utile, comodo, veloce, l'aeroplano è anche una infallibile e precisa macchina da guerra. Pensiamo ai vecchi biplani, i primi aerei impegnati in uno scontro armato, erano i tempi della Grande Guerra, e in tutti i paesi nasceva una nuova forza, molto superiore alla fanteria e alla marina. Nasceva l'aviazione militare. L'uomo è finalmente riuscito a dominare cielo terra e mare. A partire dalla fine della Grande Guerra lo sviluppo dell'aviazione militare subisce cambiamenti rivoluzionari, fino ad arrivare ai giorni nostri. In una guerra moderna si è riusciti a dimezzare l'impiego della fanteria nei teatri di guerra. Una valida forza armata ormai si misura principalmente dallo sviluppo tecnologico dell'aviazione.

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