Comune di Castelfranco |
Contratto
collettivo decentrato integrativo |
tra
la delegazione trattante di parte pubblica e la delegazione trattante di parte
sindacale
PREMESSA
La nuova disciplina contrattuale si caratterizza per diversi elementi
innovativi: per le opportunità di cambiamento che offre nell’organizzazione
e gestione delle risorse umane, per la spinta all’ammodernamento dell’apparato
pubblico, al mantenimento di livelli qualitativi dei servizi offerti o a una
loro maggiore qualificazione.
Perno di questo
cambiamento sono:
n
i contenuti del nuovo sistema di relazioni
sindacali;
n
il nuovo sistema retributivo e di sviluppo
professionale.
CONTRATTAZIONE
Sono materie di
contrattazione tutti quegli aspetti che influiscono direttamente o
indirettamente sulle condizioni di lavoro dei dipendenti (organizzazione del
lavoro, dotazione organica, organigrammi, carichi di lavoro, riorganizzazioni,
ecc..) come già previsto dal CCNL art.4 c2 lettera f).
Sono altresì soggette
alla contrattazione le seguenti materie, se con specifico riferimento al
personale dipendente:
n
le dismissioni di servizi, il ridimensionamento
o il riposizionamento dell’intervento dell’Ente, il cambiamento delle
modalità di gestione dei servizi stessi;
n
il calendario delle attività e gli aspetti
gestionali delle istituzioni scolastiche e degli asili nido;
n
la collocazione e il riutilizzo del personale
inidoneo, permanentemente o temporaneamente, e di quello idoneo con
prescrizioni mediche;
n
i programmi annuali di formazione e
aggiornamento dovranno essere definiti entro il 31 gennaio di ogni anno,
prevedendo, se possibile, le risorse necessarie perché ogni dipendente
partecipi almeno ad un corso.
n
modello organizzativo dell’Ente e sue
modificazioni;
n bilancio preventivo per gli aspetti che influiscono sul personale;
n
piano occupazionale annuale con particolare
riferimento alle assunzioni a tempo indeterminato, a termine, all’utilizzo
di rapporti di lavoro “atipici” (lavoro interinale, collaborazione
coordinata e continuativa, contratti di natura privatistica);
n i regolamenti dell’Ente e gli atti interni che abbiano ricadute sul personale;
n la definizione dello schema del contratto individuale tipo.
Nell’ambito
della concertazione del Piano Occupazionale annuale o pluriennale verranno
individuate le risorse e le figure interessate alla progressione verticale e
orizzontale all’interno dell’Ente sulla base dei criteri definiti in sede
di contrattazione integrativa.
Per gli atti semplici o di ordinaria amministrazione la concertazione
sarà attivata entro 15 gg. dalla ricezione dell’informazione.
La
concertazione dovrà concludersi entro 30 gg. dall’inizio del confronto
salvo che le parti congiuntamente concordino un termine massimo di ulteriori
30 gg. per addivenire a soluzioni condivise.
L’informazione prevista dall’art.7 c1 e c2 del CCNL dovrà essere
preventiva, completa e fornita con congruo anticipo. Dovrà essere attivata
dall’Amministrazione anche nella fase istruttoria dei procedimenti così da
permettere alla RSU e alle Oo.Ss. di fornire un proprio contributo autonomo
nella fase di definizione degli orientamenti e delle decisioni.
L’informazione
riguarderà anche le variazioni di bilancio che hanno riflessi sul personale e
il conto consuntivo, i cui dati saranno forniti entro 30gg. dalla sua
approvazione. Modalità, aggregazioni, comparazioni particolari dei dati
potranno essere richiesti dalla RSU.
Informazione successiva
Verrà
fornita successivamente all’adozione degli atti ed ai relativi risultati, un’informazione
costante e puntuale almeno annuale su:
n
attuazione dei programmi di formazione;
n
attuazione del piano occupazionale;
n
utilizzo delle risorse previste dall’art.17
del CCNL (elenco nominativo per settore e/o servizio del personale
beneficiario);
Nei provvedimenti e negli
atti adottati dall’Amministrazione e dai Responsabili di Settore che
riguardano materie oggetto di contrattazione o concertazione dovranno essere
indicati i pareri espressi a verbale dalla RSU e dalle Oo.Ss.
L’Amministrazione
garantisce la convocazione delle delegazioni trattanti entro 7 gg. dalla
richiesta avanzata formalmente.
Strumenti
Tutti gli atti necessari
al dispiegarsi di efficaci “relazioni sindacali” saranno forniti
gratuitamente alla delegazione trattante di parte sindacale.
L’Amministrazione
metterà a disposizione per consultazione, su richiesta della RSU, materiale
di supporto di tipo legislativo ed amministrativo.
Per l’esercizio della
propria attività unitaria, e previa informazione, la RSU potrà utilizzare i
normali strumenti in dotazione all’Ente ( fotocopiatrice - computer - fax
- posta elettronica).
L’Amministrazione
metterà a disposizione, in luogo ben visibile e nelle principali sedi di
lavoro, una bacheca per le comunicazioni e le informazioni della RSU e delle
Oo.Ss..
Verrà pure messo a
disposizione della RSU un armadio o un altro mobile per conservare proprio
materiale e l’archivio.
Si chiede che le riunioni
tra le delegazioni trattanti siano convocate dall’Amministrazione
su un O.d.G. da concordare e si svolgeranno di norma nell’ambito dell’orario
di lavoro. La partecipazione a tali riunioni dei componenti della RSU è
considerata orario di lavoro.
L’Amministrazione si
impegna ad attivarsi per garantire le sostituzioni dei componenti della RSU
che operano in servizi particolari o in stretto rapporto con l’utenza al
fine di permettere la loro partecipazione alla delegazione trattante.
L’assemblea sarà
convocata con almeno 3 gg. di anticipo, salvo casi eccezionali o
imprevedibili; per i servizi educativi e scolastici il preavviso sarà
normalmente di 5 gg.
Quando l’assemblea
coinvolge lavoratori che operano in sedi diverse e distanti dal luogo in cui
è stata convocata, il personale è autorizzato ad assentarsi dal lavoro anche
per il tempo strettamente necessario allo spostamento. Il tempo di percorrenza
non concorre a formare il limite delle 12 ore annue di assemblea.
La delegazione trattante
di parte pubblica è interlocutore e soggetto unico verso la delegazione di
parte sindacale per le materie regolate dal presente CCDI e per quelle
previste dal CCNL. E’ altresì dotata di piena autonomia negoziale e di
potere decisionale, ferma restando la G.C. l’organo di indirizzo e di
governo referente.
La delegazione di parte
sindacale è quella prevista dall’art.10 c2 del CCNL.
Gli accordi sono validi se
sottoscritti dalla delegazione trattante di parte pubblica e dalla delegazione
trattante di parte sindacale. In caso di contrasti o di posizioni
differenziate all’interno di quest’ultima le ipotesi di intesa o gli
accordi siglati resteranno sospesi se uno o più dei soggetti della
delegazione sindacale richiederà formalmente la verifica della volontà dei
lavoratori.
Entro 10 gg. dalla sottoscrizione, un numero di lavoratori pari ad almeno il 20% dei dipendenti
a tempo indeterminato dell’Ente o del settore interessato, a seconda che si
tratti di accordi generali o parziali, può con richiesta scritta chiedere la
sospensione dell’applicazione dell’accordo per sottoporlo a referendum
approvativo fra i lavoratori.
Entrambe le procedure
devono concludersi entro 20 gg. dalla formalizzazione della richiesta.
RISORSE UMANE E PRODUTTIVITA’
Le risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e della
produttività previste dall’art.15 del CCNL (comprensive del fondo per lo
straordinario dell’art.14) per
l’anno 1999 sono di 809.693.954 (come da allegato al presente accordo). Le
stesse saranno integrate dai risparmi sul Fondo ’98 (19,2 milioni) e dal
rimborso spese del Comune di San Cesario relative alla reperibilità, dalle
risorse previste da disposizioni di legge (art.15 c1 lettera k ) e per le
finalità destinate ( art.17 c2 lettera g ) sulla base di un accordo
successivo che definirà le modalità di attribuzione ai dipendenti
interessati.
Nel fondo previsto dall’art.15 confluiscono anche le risorse previste
in bilancio per la retribuzione di posizione e risultato
per le posizioni organizzative (149 milioni ).
Per l’anno 2000 il fondo è integrato da quanto previsto dal CCNL (
art.15 c1 lettera j, art.14 c4 , e art.43 c5 della L. 449/97 “risparmi di
gestione”, preventivamente accantonati, il cui utilizzo resta subordinato
all’effettivo accertato risparmio da parte dell’organo preposto al
controllo di gestione).
inoltre saranno aggiunte
le somme corrispondenti al rimborso spese del Comune di San Cesario sul Panaro
relative alla reperibilità e le risorse previste da disposizione di legge
(Art. 15 comma 1 lettera K) per le finalità destinate. (Art. 17 comma 2
lettera g).
Utilizzo delle risorse:
Per il 1999 queste saranno
destinate a
-
straordinario ( importo del fondo ’98 di L.
79.879.858 );
-
indennità di turno, rischio, ecc. ( 75 milioni
);
-
salario aziendale (
390 milioni );
-
progetti di miglioramento ( 160
milioni );
-
progressione orizzontale ( il rimanente,
presuntivamente L. 128.945.346 ).
Per
il 2000 la destinazione è la seguente
n
straordinario
( 77.483.463 )
n
indennità di turno, rischio, ecc. ( 75 milioni
)
n
salario aziendale ( 390 milioni )
n
progetti di miglioramento ( 130 milioni )
n
progressione orizzontale ( il rimanente )
La
destinazione di quanto eventualmente residua sarà oggetto di confronto fra le
parti.
SALARIO AZIENDALE
Il mantenimento del livello qualitativo dei servizi erogati alla
collettività, obiettivo rinvenibile negli strumenti programmatici dell’Ente,
trova il riconoscimento per i dipendenti in un “salario aziendale”
attribuito sulla base della seguente scala parametrale:
Cat. A
100 L.
1.300.000
Cat. B
130 L.
1.690.000
Cat. C
160 L.
2.080.000
Cat. D1/D2
180 L.
2.340.000
Cat. D3
200 L.
2.600.000
1) “Salario Aziendale di Posizione”
pari
al 75%, per tredici mensilità, con lo stesso regime del trattamento
fondamentale
2)
“Salario Aziendale di Risultato”
pari
al 25% e collegato agli obiettivi individuati nel PEG da liquidarsi entro
Febbraio dell’anno successivo, fatto salvo quanto previsto all’ultimo
periodo del presente numero 2. Potrà essere ridotto con un parametro
da 0 a 1, sulla base di formalizzati riscontri negativi sollevati nel
corso dell’anno dal Responsabile di Settore. La definitiva formalizzazione
di valutazione non positiva dovrà essere preceduta da un contraddittorio fra
le parti nel quale il dipendente potrà farsi assistere da persona o
organizzazione di sua fiducia a cui conferisce mandato.
Il personale assunto a termine, e che presti la propria attività per un
periodo superiore ai tre mesi continuativi, parteciperà all’assegnazione
del “salario aziendale di posizione” per i restanti dodicesimi del periodo
lavorato.
Questi progetti finalizzati al miglioramento del livello qualitativo o
quantitativo dei servizi, sono indicati dalla G.C. ed elaborati dai
Responsabili di Settore di norma entro il 31 gennaio di ogni anno, o entro 30
gg. per quelli che la G.C. individua in corso d’anno.
I progetti sono svolti di
norma all’interno dell’orario ordinario di lavoro. Modalità diverse,
motivate ed oggettive, dovranno vedere un confronto preventivo con la RSU.
Il personale che gode dei benefici economici della L.109, recupero Ici,
ecc., non partecipa alla realizzazione di altri progetti, salvo diverso
specifico accordo.
Per una applicazione corretta ed efficace di questo istituto si propone
una lettura ed analisi dei compiti e delle funzioni svolte all’interno dell’Ente,
tenendo anche conto dei processi di trasformazione e di riqualificazione in
atto.
Questa
lettura , che riguarda tutte le posizioni da A1 a D3, sarà oggetto di
confronto fra le parti, al fine di concordare i riconoscimenti necessari per
le professionalità espresse, le risorse destinate a questi riconoscimenti,
gli scaglionamenti temporali, i bisogni formativi collegati alle
riorganizzazioni.
L’analisi
e il confronto fra le parti dovranno concludersi entro il
(29.2.2000 ); il nuovo inquadramento e le posizioni organizzative
decorreranno comunque dall’ 1.4.99, con possibili scaglionamenti che tengano
conto anche delle risorse concordate e a tal fine destinate.
In
sede di concertazione del Piano Occupazionale, la RSU avanzerà proposte
relative alla progressione orizzontale e verticale dei dipendenti dell’Ente.
Progressione
Orizzontale
I criteri da applicare alla lettura della realtà dell’Ente, in questa
prima fase, si propone che siano:
Cat. A
Esperienza
professionale acquisita (prevalente per il passaggio in A2 e pari a 3 anni di
anzianità nella posizione economica precedente maturata nell’Ente di
appartenenza)
Aggiornamento
collegato all’attività lavorativa e a interventi formativi
Cat.
B
Esperienza
professionale acquisita (prevalente per il passaggio in B2 e in B4 e pari a 3
anni di anzianità nella posizione economica precedente maturata nell’Ente
di appartenenza ).
Formazione
verificabile
Arricchimento
professionale collegato a interventi formativi
o a attività lavorative
Cat.
C
Esperienza
professionale acquisita (significativa per il passaggio in C2 e pari a 3 anni
di anzianità maturata nell’Ente di appartenenza nella posizione economica
precedente o corrispondente per i soli appartenenti alla Polizia Municipale).
Formazione
verificabile
Arricchimento
professionale ( polifunzionalità della prestazione lavorativa;
complessità relazionali; capacità di dare attuazione alle
abilità/conoscenze acquisite)
Cat.
D
Esperienza
professionale acquisita ( significativa per il passaggio in D2
e pari a tre anni di anzianità nella posizione economica precedente
maturata nell’Ente di appartenenza).
Formazione
con verifica
Arricchimento
professionale ( capacità di dare attuazione alle abilità/conoscenze
acquisite attraverso la formazione, l’aggiornamento l’esperienza
lavorativa; arricchimento
derivante da riorganizzazioni intervenute o in atto; polifunzionalità,
complessità relazionali)
Progressione
orizzontale: prima applicazione
Per
il personale dell’Ente collocato in A1 – B1 – B3 – C1 – D1 che abbia
maturato alla data del 31.03.99 almeno tre anni di anzianità calcolata nei
modi di cui al precedente paragrafo “progressione orizzontale”, il
passaggio alla posizione economica immediatamente successiva decorre dallo
01.04.1999.
Progressione
Verticale
Anche
questa deve essere uno strumento di valorizzazione delle professionalità e
delle potenzialità interne all’Ente.
Per
questo si propone, per la copertura di carenze d’organico nelle categorie,
una quota “riservata” al concorso pubblico non superiore al 50%.
La programmazione delle progressioni verticali e dei concorsi pubblici
avviene nell’ambito del confronto e della concertazione del piano
occupazionale annuale o pluriennale.
I criteri proposti per questa prima fase sono:
n
l’anzianità ( con peso fortemente
decrescente dalla Cat. A alla Cat. D )
n la formazione acquisita
n le procedure selettive ( semplificate per certificare professionalità acquisite; corso-concorso per professionalità in via di completamento anche a fronte di riorganizzazioni )
POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Nell’ambito dell’analisi della struttura, dei compiti e delle
funzioni svolte all’interno dell’Ente, l’Amministrazione individuerà e
graduerà le posizioni organizzative sulla base dei seguenti criteri:
-
Complessità
-
Autonomia
-
Competenza
-
Gestione delle risorse umane
-
Capacità progettuale e di innovazione
Entro
il 29.02.2000 le parti concerteranno il diverso peso dei criteri sopra
indicati sulla base della finalità dell’Ente e gli indicatori utili per
individuare le differenze nelle diverse posizioni.
Per
l’anno 1999 le posizioni organizzative sono quelle individuate da Delibera
di Giunta Comunale n. 80 del 23.02.1999 e con il relativo trattamento
economico accessorio.
TUTELA ASSICURATIVA
In favore del proprio personale l’Amministrazione stipulerà, con
oneri a proprio carico, adeguata polizza assicurativa per garantirlo dalle
responsabilità civili verso terzi che potrebbero derivare come conseguenza
dell’autonomia decisionale, gestionale ed operativa della propria attività.
COPERTURA ASSICURATIVA PER L’USO DEL MEZZO PROPRIO E DEI MEZZI DI
SERVIZIO
Per i dipendenti autorizzati all’utilizzo del proprio mezzo per
adempimenti di servizio, l’Ente stipulerà apposita polizza assicurativa
Kasco con copertura a carico dello stesso anche dell’eventuale franchigia.
PATROCINIO LEGALE
Quanto previsto nell’art.67 del DPR 268/87 è inserito nel presente
CCDI e si applicherà a tutti i dipendenti che si dovessero trovare nella
necessità di farvi ricorso.
L’Amministrazione potrà
costituire anche un apposito fondo per stipulare apposita polizza per la
tutela giudiziaria di quanto sopra indicato.
MOBILITA’ INTERNA
Le norme attualmente in
vigore saranno aggiornate in un accordo fra le parti da sottoscriversi entro
il 28.2.2000. La mobilità interna è attuata per:
n
riorganizzazioni, dismissioni di servizi, ecc..
n
esigenze di servizio
n
richiesta del dipendente
n
unificare aree diverse
In ogni caso dovranno
essere fornite informazioni preventive alla RSU e ai dipendenti.
I criteri dovranno tener
conto della L. 104/92, dell’anzianità di servizio, dei carichi familiari...
Va favorita la mobilità
volontaria, e in tutti i casi andranno attivati gli opportuni e necessari
momenti di formazione e riqualificazione.
MENSA
Ai lavoratori che per specifiche esigenze organizzative prestano
servizio su orario spezzato, o con rientri pomeridiani, o con prolungamento
pomeridiano di almeno due ore per straordinario autorizzato, è riconosciuto
il diritto alla mensa.
Questo vale anche per i
lavoratori che effettuano prestazioni in caso d’emergenza o particolari (
neve, protezione civile, servizio elettorale, fiere, incidenti, ecc... ) anche
senza interruzione tra il normale orario di lavoro e la prestazione
straordinaria.
Modalità d’erogazione:
direttamente dall’Amministrazione
nelle mense comunali ( scuole );
con la consegna di tickets
ai dipendenti il cui valore, a carico dell’Amministrazione, si propone che
per l’anno 2000 sia pari a L. 12.000.
Lavoratori portatori di handicap
Ai dipendenti portatori di
handicap, soli o con particolari situazioni familiari, che avanzino richiesta
l’Amministrazione potrà estendere il ticket a tutti i giorni
lavorativi.
VESTIARIO
Si propone una gestione dello stesso a livello di ogni singolo settore,
in via sperimentale, e purchè risulti vantaggioso per ogni settore dell’Amministrazione.
TEMPI E PROCEDURE DEL CCDI
Le parti, sulla base di
quanto previsto all’art.5 c1 e c4 del CCNL, e per le novità contenute nel
nuovo livello della “contrattazione integrativa”, ritengono necessario
monitorare attentamente gli effetti di quanto previsto nel presente accordo e
prevedere di conseguenza una fase applicativa sperimentale che riguardi gli
anni 1999 e 2000, a cui far seguire un’opportuna verifica fra le parti per
individuare eventuali problemi,
criticità, aggiustamenti.
Letto, confermato e sottoscritto.
Castelfranco 21.1.2000
Delegazione di parte pubblica
Delegazione di parte sindacale