36.Il gelsomino notturno
E s'aprono i fiori notturni, nell'ora
che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle
crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa
bisbiglia. Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l'odore di fragole rosse. Splende un lume
là nella sala. Nasce l'erba sopra le fosse. Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle. La Chioccetta per l'aia azzurra va col
suo pigolìo di stelle. Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col
vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s'è
spento... E' l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova.
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