Canti di Castelvecchio
Giovanni Pascoli


13. La nonna



Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo d'argento,
dicesse col tremito, bimbi,
sė... piccoli, sė...
E i bimbi cercavano in festa,
talora, con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
quel povero sė.
, solo; , sempre, dal canto
del fuoco, dall'umile trono;
, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
sė... voglio, sė... sė!
, pure al lettino del bimbo
malato... La Morte guardava,
La Morte presente in un nimbo...
La tremula testa dell'ava
diceva sė! sė!
, sempre; sė, solo; le notti
lunghissime, altissime! Nera
moveva, ai lamenti interrotti,
la Morte da un angolo... C'era
quel tremulo ,
quel , presso il letto... E sė, prese
la nonna, la prese, lasciandole
vivere il bimbo. Si tese
quel capo in un brivido blando,
nell'ultimo .


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