Ippolit Konovaloff

 

Facevo l’armaiolo a Odessa.
Una notte la polizia irruppe nella stanza
dove un gruppo di noi leggeva Spencer.
E ci sequestrarono i libri e ci arrestarono.
Ma io fuggii e venni a New York
e di lì a Chicago, e poi a Spoon River,
dove mi potei studiare Kant in pace
e sbarcai il lunario riparando armi!
Guardate i miei stampi! I miei modelli!
Uno per la canna, uno per il cane,
e quelli per le altre parti dell’arma!
Bene, immaginate ora che ogni armaiolo
non abbia altro che copie dei modelli
che vedete—allora tutte le armi
sarebbero identiche, con un cane per colpire
la capsula e una canna per dirigere il colpo,
tutte di uguale potenza di per sé, e tutte
di uguale efficacia al confronto.
Quello sarebbe il mondo delle armi!
Che nulla potrebbe smontare
se non un Creatore di modelli diversi
che rimodellasse di nuovo il metallo.