Harlan Sewall |
perché ripagassi la tua devota amicizia e le squisite attenzioni prima con più rari ringraziamenti, poi sfuggendo sempre più la tua presenza, per non essere costretto a ringraziarti, e infine col silenzio che seguì alla nostra separazione finale. Tu avevi curato la mia anima malata. Ma per curarla avevi visto il mio male, conosciuto il mio segreto, ecco perché ti fuggivo. Infatti quando il corpo risorge dal dolore non si cesserebbe mai di baciare la mano sollecita che ci ha dato l’assenzio, pur rabbrividendo al pensiero dell’assenzio, ma la cura di un’anima è altra cosa, perché allora vorremmo cancellare dal ricordo le parole sommesse, gli sguardi indiscreti, e restare per sempre dimentichi, non tanto del dolore, quanto della mano che l’ha sanato.
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