Archibald Higbie

 

Ti detestavo, Spoon River. Tentai di innalzarmi al di sopra dite.
Mi vergognavo dite. Ti disprezzavo
come mio luogo di nascita.
E a Roma fra gli artisti,
parlando italiano, parlando francese,
a volte mi parve d’essere libero
da ogni traccia della mia origine.
Mi parve di raggiungere le vette dell’arte
e di respirare l’aria che respiravano i maestri,
e di vedere il mondo coi loro occhi.
Ma davano un’occhiata al mio lavoro e dicevano:
«A che mirate, amico mio?
A volte sembra il viso di Apollo,
altre volte ha qualcosa di Lincoln».
Non c’era cultura, capite, a Spoon River,
e io bruciavo di vergogna e me ne stavo zitto.
E che potevo fare, intriso com’ero
e appesantito di terra del west,
se non desiderare, e pregare di nascere
un’altra volta, e che tutta Spoon River
mi fosse sradicata dall’anima?