Jonathan Houghton


S’ode il gracchiare d’un corvo,
e il canto esitante del tordo.
S’ode il tintinnio di una campana lontana,
e la voce di un aratore sulla collina di Shipley.
Il bosco oltre il frutteto è immobile
di una immobilità estiva;
e lungo la strada cigola un carro
carico di grano, diretto ad Atterbury.
E un vecchio siede sotto un albero e dorme,
e una vecchia attraversa la strada,
venendo dall’orto con un secchio di more.
E un ragazzo è sdraiato nell’erba
ai piedi del vecchio,
e guarda le nubi che veleggiano,
e desidera, e desidera, e desidera
che cosa, non sa:
la maturità, la vita, il mondo sconosciuto!
Poi sono passati trent’anni:
e il ragazzo è tornato stanco della vita
e scopre che l’orto è scomparso,
e la foresta sparita,
e la casa rifatta
e la strada invasa dalla polvere delle automobili—
e desidera la collina!