Richard Bone |
Appena arrivato a Spoon River non sapevo se quel che mi dicevano era vero o falso. Mi portavano l’epitaffio e restavano nella bottega mentre lavoravo e dicevano «Era tanto buono», «Era straordinario», «Era una donna dolcissima», «Era un cristiano coerente». E io gli scolpivo tutto quello che volevano, ignorando completamente se fosse vero o no. Poi, vivendo fra questa gente, imparai quanto poco consoni alla vita fossero gli epitaffi ordinati per quei morti. Ma continuavo a scolpire tutto quel che mi ordinavano di scolpire e mi resi complice di quelle cronache bugiarde sulla pietra, come uno storico che scriva senza sapere la verità, o perché ha interesse a nasconderla |