Voltaire Johnson

Perché mi hai urtato con le tue rozzezze
se non volevi che te ne parlassi?
E mi hai soffocato con le tue stupidaggini,
se non volevi che le mettessi a nudo?
E mi hai inchiodato coi chiodi della crudeltà,
se non volevi che sconficcassi quei chiodi
e te li gettassi in faccia?
E mi hai affamato perché rifiutai di obbedirti,
se non volevi che minassi la tua tirannia?
Avrei potuto essere un anima serena
come William Wordsworth, se non fosse stato per te!
Ma che vile sei, Spoon River,
a costringermi dentro un magico cerchio
tracciato dalla spada della verità!
E poi a gemere e maledire le tue piaghe,
e maledire il mio potere che s’ergeva e rideva
tra folgori ironiche!