Abel Melveny


Compravo tutti i tipi di macchine esistenti-
macine, scorzatoi, piantatrici, falciatrici, 
spremitori, sarchiatrici, aratri e trebbiatrici-
e stavano tutte alla pioggia e al sole, 
finendo arrugginite, contorte e scassate, 
perché non avevo una tettoia per metterle al riparo, 
e per lo più non sapevo che farne.
E verso la fine, quando ci ripensai, 
accanto alla finestra, vedendo più chiaro 
in me stesso, mentre il mio polso rallentava, 
e guardavo una macina che comprai-
senza averne alcun bisogno, 
come poi si dimostrò, e non feci mai funzionare-
una bella macchina, un tempo smaltata a lucido, 
e smaniosa di fare il suo lavoro, 
ora con la vernice sbiadita-
mi vidi anch'io come una buona macchina 
che la vita non aveva usato.