Peleg Poague



Cavalli e uomini s'assomigliano proprio. 
Avevo uno stallone, Billy Lee, 
nero come un gatto e snello come un daino, 
con l'occhio di fuoco, smanioso di lanciarsi, 
e capace di battere in velocità 
qualunque corridore di Spoon River e dintorni. 
Ma quando eri sicuro che ce l'avrebbe fatta, 
con un vantaggio di cinquanta e più yard, 
s'impennava e sbalzava il fantino, 
e cadeva riverso, aggrovigliato, 
del tutto scoppiato.
Capite, era una vera truffa:
non era capace di vincere, non era capace di lavorare, 
era troppo leggero per trainare l'aratro, 
e nessuno lo voleva per far razza.
E quando cercai di montarlo-be', 
mi sfuggì di mano e mi ammazzò.