Percival Sharp


Osservate quelle strette di mano!
Sono strette di addio o di benvenuto,
mani che aiutai o mani che m'aiutarono?
Non sarebbe bello scolpire una mano
con il pollice verso, come Eliogabalo?
E laggiù c'è una catena spezzata,
simbolo dell'anello più debole forse-
Ma che cos'era?
E agnelli, alcuni distesi,
altri ritti, come in ascolto del pastore-
altri reggono una croce, la zampa levata-
perché non scolpire qualche rovina?
E colonne spezzate! Intagliate il piedistallo, vi prego,
o le fondamenta; che si veda la causa della caduta.
E compassi, e strumenti matematici,
ironia verso i sotterranei occupanti che ignorano
i determinanti e il calcolo delle variabilità.
E àncore, per chi non ha mai navigato.
E cancelli socchiusi-sì, erano così;
li lasciaste aperti e capre smarrite vi sono entrate nel giardino.
E un occhio vigilante come quello degli Arimaspi-
così avete fatto-con un occhio solo. 
E angeli che suonano trombe-è la vostra annunciazione-
è il vostro corno e il vostro angelo e il prestigio della famiglia.
Sta bene, ma per quel che mi riguarda so 
che suscitai certi fremiti a Spoon River
che sono il mio vero epitaffio, più duraturo della pietra.