Thomas Trevelyan |
Leggendo in Ovidio la triste storia di Iti, Figlio dell'amore di Tereo e di Procne, ucciso dalla passione colpevole di Tereo per Filomela, la sua carne imbandita a Tereo da Procne, e l'ira di Tereo, implacabile contro l'assassina finché gli dei trasformarono Filomela in usignolo, liuto della luna che sorge, e Procne in rondine! O uomini e artisti dell'Ellade nei secoli remota, che suggellaste in piccoli turiboli sogni e saggezza, incenso inestimabile, eternamente fragrante, il cui soffio illumina gli occhi dell'anima! Come respirai la sua dolcezza qui a Spoon River! Il turibolo s'aprì quando ebbi vissuto e appreso che tutti noi uccidiamo i figli dell'amore, e tutti noi, non sapendo quel che facciamo, ne divoriamo la carne; e tutti noi ci mutiamo in cantori, benché ciò accada solo una volta nella vita, o ci mutiamo-ahimè!-in rondini, pigolanti tra i venti freddi e le foglie che cadono! |