La mia vedova sarà svolazzata
da Mackinac a Los Angeles,
a riposare e fare bagni e starsene un’ora
o anche più a tavola davanti a zuppe e carni
e dolci squisiti e caffè?
Io fui stroncato nel fiore degli anni
dal troppo lavoro e dall’ansia.
Mi dicevo sempre, vada come vada
l’assicurazione ce l’ho in regola,
e in banca c’è qualcosa,
e un pezzo di terra a Manitoba.
Ma mentre mi spegnevo ebbi una visione
nel delirio finale:
mi vidi inchiodato nella bara,
cravatta bianca di batista e boutonnière,
e mia moglie in un luogo lontano con vista sul mare.
Pareva riposata, rubiconda e prosperosa,
nonostante i capelli bianchi.
E sorrideva e diceva a un cameriere negro:
«Ancora una fetta di roast-beef, George.
Ecco un nichelino per il disturbo».
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