La signora Kessler |
Il signor Kessler, vedete, era stato nell’esercito, e riceveva sei dollari al mese di pensione, e se ne stava all’angolo di strada a parlare di politica, o in casa a leggere le Memorie di Grant; mantenevo la famiglia facendo la lavandaia, e imparavo i segreti di tutti da tendine, copriletti, camicie e sottane, perché le cose nuove diventano vecchie a lungo andare, sono rimpiazzate da migliori o non lo sono affatto: la gente o fa progressi o va indietro. E gli strappi e le toppe s’allargano col tempo; non c’è ago o filo che possano frenare la rovina, e ci sono macchie che sfuggono al sapone, e ci sono colori che stingono vostro malgrado, però è voi che rimproverano di rovinare il vestito. Fazzoletti, tovaglie, hanno i loro segreti- la lavandaia, la Vita, li conosce tutti. E io, che andavo a tutti i funerali che c’erano a Spoon River, giuro che mai ho visto la faccia d’un morto senza pensare a qualcosa di lavato e stirato. |