Sonia la russa

 

Io, nata a Weimar
di madre francese
e padre tedesco, professore dottissimo,
orfana a quattordici anni,
diventai ballerina, mi chiamavano Sonia la russa,
sempre su e giù per i boulevard di Parigi,
prima l’amante di vari duchi e conti,
poi di poveri artisti e poeti.
A quarant’anni, passée, puntai su New York
e sulla nave conobbi Patnick Hummer,
arzillo e rubizzo, coi suoi sessant’anni suonati,
reduce dalla vendita di un carico
di bestiame nella tedesca città di Amburgo.
Mi portò a Spoon River e vivemmo lì
per vent’anni- ci credevano sposati!
Questa quercia accanto a me è il ritrovo preferito
di azzurre ghiandaie che ciarlano, ciarlano tutto il giorno.
E perché no? Persino la mia polvere ride
al pensiero di quella cosa buffa che è la vita.