Il giudice distrettuale


Osservate, passanti, le profonde fessure
che il vento e la pioggia m’hanno scavato nella pietra-
come se una nemesi o un odio inafferrabili
segnassero dei punti contro di me,
ma solo per distruggere, non per conservare, la mia memoria.
In vita fui giudice distrettuale, uno che faceva tacche,
e decideva i processi in base ai punti segnati dagli avvocati,
non secondo la giustizia del caso.
O vento e pioggia, lasciate in pace la mia pietra!
Perché peggio dell’ira delle vittime,
delle maledizioni dei poveri,
fu trovarsi muto, eppure con chiarezza
vedere che perfino Hod Putt, l’assassino,
impiccato per mia sentenza,
era in confronto a me un’anima innocente.