Homer Clapp |
Spesso al cancello Aner Clute mi rifiutò il bacio della buonanotte, dicendo che prima dovevamo fidanzarci; e solo con una tiepida stretta di mano mi salutava, quando la riaccompagnavo dopo il pattinaggio o il revival. L'eco dei miei passi non s'era ancora spento che Lucius Atherton (lo seppi quando Aner se n'andò a Peoria) s'infilava dalla finestra, o se la scarrozzava con la vigorosa pariglia dei suoi bai per la campagna. Il colpo mi fece rinsavire, e misi tutti i soldi ricavati dalla terra di mio padre nella fabbrica di scatolette, per avere il posto di ragioniere-capo, e persi tutto. Allora capii che ero uno zimbello della vita, che solo la morte mi avrebbe trattato alla pari cogli altri uomini, facendomi sentire un uomo. |