Harold Arnett


Mi appoggiai al caminetto, nausea, nausea, 
pensavo al mio fallimento, guardavo nell'abisso, 
spossato dal caldo del meriggio.
La campana d'una chiesa suonò lugubre lontana, 
udii il pianto d'un bimbo, 
e la tosse di John Yarnell, 
nel letto, con la febbre, con la febbre, morente.
Poi la voce rabbiosa di mia moglie:
«Attento, le patate bruciano!». 
Sentivo l'odore.., poi mi venne un disgusto irresistibile.
Tirai il grilletto.... buio... luce...
rimorso indicibile... annaspai per tornare nel mondo. 
Troppo tardi! Così venni qui, 
con polmoni per respirare... ma qui i polmoni non servono,
anche se bisogna respirare... A che serve 
sbarazzarsi del mondo, 
quando nessun'anima mai sfugge al destino eterno della vita?