“Butch” Weldy |
Quando mi convertii e misi giudizio mi diedero lavoro alla fabbrica di scatolette, e ogni mattina dovevo riempire di benzina la cisterna del cortile che nella rimessa alimentava i bruciatori per scaldare i saldatoi. E salivo una scaletta sgangherata, portando secchi di quella roba. Una mattina, che stavo lì versando, l’aria si fece immobile e sembrò gonfiarsi, e saltai in aria con l’esplosione della cisterna, e piombai a terra con le gambe spezzate, e gli occhi sfrigolanti come due uova fritte. Qualcuno aveva larsciato acceso un bruciatore, e qualcosa aveva risucchiato la fiamma nella cisterna. Il Giudice distrettuale disse che certo era stato un mio compagno di lavoro, e quindi il figlio del vecchio Rhodes non mi doveva un soldo. E io sedevo sul banco dei testimoni, cieco come Jack il violinista e continuavo a ripetere, «No, non lo conosco affatto».
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