IL CASTELLO ROBERTO VECCHIONI SOL E se passate fate piano, che fata dorme dal mattino DO RE DO RE che l'uomo per la guerra le partŤ e dietro la collina si sbiadŤ SOL e nel castello sopra il fiordo, la luce sfiora per ricordo DO RE le coppe che restarono cosŤ DO RE e il vento smuoveva le vetrate e a volte un'eco di risate DO RE SOL che un tempo risuonavano da lŤ, DO RE ma non passateci d'aprile che non potreste pi— vedere DO RE SOL le rose come quando lui era qui. E quando c'era lui le sale erano piene mille sere di gente e luci e scherzi di buffoni e feste fino all'alba e poi canzoni e lui stringeva fra le dita la pietra verde della vita e chi partiva sempre ritorn•, torn• anche un figlio trovatore scappato senza far rumore per altre luci che poi non capŤ e un drago fatto con la paglia bruciava all'alba sulla soglia perchŠ il dolore non entrasse lŤ. Tu che ne sai, che passi e che guardi di fata e tutti i suoi ricordi del sogno che ha battuto la realt…? la polvere si Š fatta antica e sul sentiero c'Š l'ortica ma fata non ci crede e non lo sa E` tardi e l'abito Š sgualcito ma Š la gran sera che ha aspettato e il conto della sabbia Š fermo gi…, Š lui che bussa, Š lui che torna qua e si riaccendono le luci, ad una ad una stanza e voci e servi e cani ancora tutti l… Š lui, sorride sulla porta, Š lui, lo stesso di una volta ma chiede scusa e non l'abbraccer… ha gli occhi stanchi, Š sempre bello, ma tiene addosso quel mantello che non si toglie e non si toglier….