Da Lucio Bianchi, e-mail: lucio.bianchi@inwind.it Celia de la Serna (Roberto Vecchioni) Strofa La Non scrivi più Rem E non ti sento più, La so quel che fai Rem e ho un po' paura, sai. La Son senza sole Rem Le strade di Rosario, La fa male al cuore Rem avere un figlio straordinario: Solm saperti là Rem sono orgogliosa e sola, La ma dimenticarti Rem è una parola! Bambino mio, chicco di sale, sei sempre stato un po' speciale col tuo pallone nero di lividi e di botte, e quella tosse, amore, che non passava mai la notte; e scamiciato davanti al fiume ore e ore chiudendo gli occhi appeso al cuore. Rit. Do O madre, madre, Fa che infinito, immenso cielo Solm sarebbe il mondo Rem se assomigliasse a te! Solm Uomini e sogni Rem Come le tue parole La La terra e il grano Rem Come i capelli tuoi. Strofa Tu sei il mio canto La mia memoria Non c'è nient'altro Che la mia storia; a volte sai, mi sembra di sentire la "poderosa" accesa nel cortile: e guardo fuori: "Fuser, Fuser è ritornato", e guardo fuori, c'è solo il prato. Rit. O madre, madre, se sapessi che dolore! Non è quel mondo Che mi cantavi tu: tu guarda fuori, tu guarda fuori sempre, e spera sempre di non vedermi mai, Solm sarò quel figlio Rem che ami veramente La soltanto e solo Rem finché non mi vedrai.