L’EREDITA’ - NOMADI (Carletti-Veroli- Petrucci) (“Quando ci sarai”, 1996) INTRO: (*) FA/Sib/FA RE-/SiB/FA SOL-/LA-/DO Sib/DO/FA FA Sib FA DO Erano giorni lasciati davanti tra la collina e l’osteria LA- Sib FA DO FA Con la notte che bussa leggera per non turbare la nostra magia FA Sib FA DO Come un fuoco la neve dei pioppi tutto consuma e brucia via LA- Sib FA DO FA Siam rimasti davanti al bicchiere a conservare la nostra ironia. RE- LA- Sib FA Nelle canzoni riecheggia l’immagine di chi non c’è LA- RE- Sib DO Di chi è andato per noia o per rabbia, di chi la strada l’ha persa da sé FA Sib FA DO E l’immagine di chi vorrebbe, ma al tavolo non siederà LA- RE- Sib DO FA (*) Di chi, stanco, ha passato la mano e ha lasciato l’eredità. Ma le notti proseguono intense, sino al tramonto si ballerà Sino al tramonto della vita, finché forza e gioia sarà E’ rimasto ancora del vino per il compagno che vorrà Non ha ancora né un nome né un volto, ma al nostro tavolo comunque sarà FA Sib FA DO Se per qualcuno è calato il sipario e la vita ha detto di no LA- Sib FA DO FA Il ricordo consola il mio tempo, proprio adesso che tempo non ho. RE- LA- Sib FA Nelle canzoni riecheggia l’immagine di chi non c’è LA- RE- Sib DO Di chi è andato per noia o per rabbia, di chi la strada l’ha persa da sé FA Sib FA DO E l’immagine di chi vorrebbe, ma al tavolo non siederà LA- RE- Sib DO FA Di chi, stanco, ha passato la mano e ha lasciato l’eredità. MUSICALE: FA/Sib/FA RE-/Sib/FA SOL-/DO/RE-/DO/Sib FA/DO/FA RE- LA- Sib FA Nelle canzoni riecheggia l’immagine di chi non c’è LA- RE- Sib DO Di chi è andato per noia o per rabbia, di chi la strada l’ha persa da sé FA Sib FA DO E l’immagine di chi vorrebbe, ma al tavolo non siederà LA- RE- Sib DO FA Di chi, stanco, ha passato la mano e ha lasciato l’eredità. FINALE: RE-/LA-/Sib/FA/LA-/RE-/Sib/DO FA/Sib/FA/DO/LA-/RE-/Sib/DO/FA