IL DEBOLE FRA I DUE (Max Gazzè/Paola Turci) DO SOL (x4) LA- FA (x3) LA- SOL LA- DO SOL Seduce te assorbendo in stile molle e fermento LA- DO SOL un lento progredire dirottato verso l'abnorme LA- SOL Verso quel che è male smisurato che per il peso barcolli LA- SOL ingrassi e respiro su me che ti ammiro la bocca LA- SOL LA- SOL LA- (SOL) LA- SOL LA- SOL Sciocca deviazione la tua con una svolta secca sbalordisci e sorprendi tutti i capricci a diventare necessità lento... LA- DO SOL FA LA- DO SOL Chissà per quale patologia ti ho sentita e vista via via peggiorare nel modo nel tempo. LA- DO SOL Seduce te il fenomeno memoria LA- DO SOL l'accadimento asciutto e principe LA- SOL di una storia d'amore che quasi muore LA- SOL ed esce senza avviso sulla porta, LA- SOL Non te ne sei accorta ma eri più bella e più gentile LA- DO SOL prima di finire in pasto all'indolenza. LA- SOL LA- SOL LA- SOL LA- SOL Prima dell'abuso a gomiti larghi sul tuo corpo che mi era perfetto. LA- SOL LA- SOL LA- SOL Tu che ora tratti l'aspetto come un traditore lento... LA- DO SOL FA LA- DO SOL Amore non perdere mai ti prego l'unico rimasto fra i nostri fili d'appartenenza resto io con la mia presenza DO SOL (x4) LA- FA (x3) LA- SOL E resti tu innamorato nell'occhio che stringi a fessura Perché veda l'ombra di me innamorato ancora Ed in colpa il debole fra i due Scegli dove meglio l'affonda La lama del tuo coltello Ingorda nella fame del fingar E resti tu innamorato nell'occhio che stringi a fessura Perché veda l'ombra di me innamorato ancora